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    Si opera allo stomaco per essere più bella nel giorno delle nozze ma muore

    Jana Moreels con il suo fidanzato

    La 25enne, in passato, aveva subito profonde umiliazioni per il suo aspetto

    Di Rossella Melchionna
    Pubblicato il 30 Nov. 2018 alle 16:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:44

    Mancavano alcuni giorni alle sue nozze e così Jana Moreels, giovane belga di 25 anni, aveva deciso poco tempo prima di sottoporsi a un intervento di bypass gastrico per essere più bella. Una scelta che le avrebbe portato a ridurre il peso e, quindi, a vestire perfettamente l’abito bianco.

    La situazione, però, è degenerata e la ragazza è morta a causa di diverse complicazioni post-intervento, proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto scegliere il vestito da sposa.

    La notizia è stata riportata dalla testata Metro.

    L’intervento allo stomaco e le complicazioni

    La scelta di Jana non era dovuta solo a una questione estetica. Ma anche a un episodio che l’aveva profondamente toccata: la donna aveva subito una pesante umiliazione.

    La 25enne, infatti, era stata allontanata da una giostra perché considerata troppo grassa. Il titolare temeva che la cintura del dispositivo non avrebbe retto sotto il suo peso. La giovane, così, è rimasta a terra senza poter raggiungere i suoi amici.

    Da qui la decisione di sottoporsi a un’operazione. Dopo due settimane, però, ha iniziato ad avvertire forti dolori alla schiena. Così ha effettuato un ciclo di terapie, che è risultato inutile. A quel punto la ragazza ha subito un secondo intervento per via di un’embolia polmonare.

    I passi successivi non sono stati positivi. La giovane prima è stata messa in coma farmacologico, poi è stato necessario un trapianto al fegato. Ma il suo corpo ha rigettato l’organo e Jana, ormai esausta, è morta.

    Le reazioni dopo la morte di Jana

    La famiglia della ragazza belga, annullate le nozze, ha voluto in tutti i modi diffondere la notizia su quanto successo a Jana. L’obiettivo è quello di far comprendere la pericolosità delle operazioni di chirurgia estetica e, soprattutto, la loro non urgenza. “Non hanno priorità medica, non serve rischiare la vita per questo”.

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