“Vorrei poter avere un altro giorno per stringerti, ma finché non arriverà quel giorno, continua a lavorare attraverso me e dammi la forza di diffondere la consapevolezza, amore mio”.
Con queste parole Morgan Miller, pallavolista e modella, si rivolge su Instagram a Emeline, la figlia di 19 mesi morta lo scorso 10 giugno dopo essere caduta e annegata nella piscina del vicino di casa.
La moglie dell’ex sciatore americano Bode Miller, ha pubblicato sui social una foto straziante della figlia moribonda, poco prima che i medici ne pronunciassero il decesso.
Si vede la piccola Emeline tra le sue braccia, intubata, mentre cercavano senza successo di rianimarla.
Morgan Miller ha voluto condividere anche un appello a tutti i genitori, per metterli in guardia sul rischio di annegamento, che è una tra le principali cause di morte nei bambini tra 1 e 4 anni, secondo il Center for Disease Control and Prevention.
“Genitori, nonni, fratelli, zie e zii, TUTTI …. Per favore non affidatevi allo stimolante visivo dell’acqua per creare la vostra consapevolezza/senso di urgenza. Bisogna capire che quasi il 70 per cento degli annegamenti si verificano quando non vi aspettate che il vostro bambino sia vicino all’acqua. Quando pensate che sia nella stanza dei giochi o sul divano a guardare la tv”, scrive Morgan in un altro post su Instagram.
“Siate sempre consapevoli dell’acqua e posizionate il maggior numero possibile di barriere tra il vostro bambino e quei corpi idrici (serrature, allarmi per porte, recinzioni per piscine). Nessuno di noi è immune a questa statistica che cambia la vita in modo devastante. Può accadere così velocemente e cambiare per sempre il vostro mondo”.
Un appello simile è stato lanciato di recente dalla German Lifeguard Association, l’associazione di bagnini tedesca, preoccupata per il crescente numero di incidenti ai bambini in piscina causati dalla disattenzione di genitori e nonni, troppo presi dallo smartphone.
Emeline Miller è annegata in una piscina a Cota de Caza, a sud di Los Angeles, in California, il 10 giugno scorso.
Quando è successa la tragedia, Morgan ed Emeline si trovavano insieme a casa dei vicini, come la madre ha raccontato alla rete televisiva Nbc.
“Andiamo spesso da loro, sono come parte della famiglia e passiamo molto tempo insieme”, ha detto.
Lei stava sorseggiando del tè insieme ai vicini mentre i bambini giocavano lì intorno.
“A un certo punto tutto intorno era troppo tranquillo. Nel bel mezzo della conversazione, mi sono alzata in piedi e sono andata dritta dove stavano giocando i ragazzi e ho detto ‘dov’è Emmy?’”, ha raccontato la donna.
Quando ha visto il corpo della piccola galleggiare in piscina era troppo tardi.
Morgan ha preso la figlia e l’ha portata fuori dall’acqua. Ha chiamato il 911 e l’ambulanza ha portato la bambina di corsa in ospedale.
“Il dottore ha detto che il cervello era rimasto senza ossigeno per troppo tempo”, ha raccontato Bode.
“Non passa giorno in cui non preghi di tornare a quel momento e cambiarlo, ma adesso abbiamo l’opportunità di rendere diversi i giorni di tanti genitori”, ha detto commossa la moglie del campione.
“Abbiamo la chance di vivere i nostri giorni con uno scopo e fare in modo che altri genitori non vivano quello che stiamo vivendo noi”, ha aggiunto la donna.