Domenica 29 maggio 2016 sono iniziati i mondiali di calcio degli stati non formalmente riconosciuti. Si svolgono a Sukhumi, capitale della regione separatista dell’Abcasia, in Georgia.
Partecipano le nazionali di 12 squadre fra stati auto-proclamatisi indipendenti e regioni autonome. Il match d’apertura vede impegnato il Kurdistan contro la Terra dei Siculi, regione autonoma della Romania dove abitano prevalentemente ungheresi e dove si parla ungherese.
Tra gli altri, prenderanno parte anche il Somaliland e le isole Chagos. Nessuno dei partecipanti è uno stato membro dell’Onu o della Fifa.
Non tutte le nazioni auto-proclamatesi indipendenti sono riuscite a partecipare: la nazionale della Contea di Nizza, ad esempio, si è rifiutata di partecipare a causa di una “ristrutturazione organizzativa” della sua società.
L’Isola di Man, dipendenza della monarchia britannica ma con un governo autonomo, si è giustificata sostenendo che il Regno Unito ha sconsigliato di compiere viaggi in Abcasia.
Anche per questi motivi, la scaletta definitiva del torneo è dovuta cambiare più volte.
Il mondiale è organizzato dalla Confederation of Independent Football Associations (Conifa), la federazione che rappresenta le squadri calcistiche non affiliate alla Fifa.
Le partite quest’anno si svolgeranno allo stadio Dynamo di Sukhumi, completamente ristrutturato per l’occasione (può ospitare oltre 3mila persone), e nella città di Gagra, dove andava in vacanza Stalin.
(Nella foto qui sotto: preparativi prima del mondiale. Le due bandiere appartengono a Somaliland e Cipro Nord)
Il primo mondiale degli stati non riconosciuti ebbe luogo nel 2014 a Östersund, in Svezia. Vinse la Contea di Nizza in finale contro l’Isola di Man. Il torneo si dovrebbe tenere ogni due anni.
Al campionato del mondo di quest’anno non partecipano invece Gibilterra e Kosovo, che sono stati recentemente accolti nella Uefa e pertanto, nonostante la loro non-appartenenza alle Nazioni Unite, avranno la possibilità prendere parte a tornei internazionali riconosciuti ufficialmente.
L’Abcasia si è auto-proclamata regione autonoma nel 1992. Nel 2009 la Russia l’ha riconosciuta come indipendente e di fatto oggi funge da protettorato russo a tutti gli effetti.
Oltre al Cremlino, solo Nicaragua, l’isola di Nauru e Venezuela riconoscono l’indipendenza dell’Abcasia.
(Nella foto qui sotto: lo stadio “Daur Akhvlediani” della città di Gagra, in Abcasia, dove quest’anno si tengono i mondiali dei paesi non-riconosciuti. Daur Akhvlediani è stato un calciatore professionista che partecipò anche alla guerra dell’Abcasia tra il 1992 e il 1993)