Missionario violentava bambine alle quali la moglie forniva contraccettivi
Un missionario cristiano, a capo di un orfanotrofio in Kenya, violentava alcune delle bambine alle quali la moglie dell’uomo forniva dei contraccettivi per evitare che rimanessero incinta. La sconvolgente vicenda risale ad alcuni anni fa, ma è emersa di recente grazie al processo, che si è concluso lunedì 15 giugno e che ha visto l’uomo confessare gli abusi, motivo per cui è stato condannato a 15 anni di carcere con l’accusa di condotta sessuale illecita nei confronti di minori. Secondo quanto ricostruito, Gregory Dow, questo il nome dell’aguzzino, cittadino statunitense di 61 anni, si è trasferito in Kenya nel 2008 con la moglie Mary Rose Dow e i loro sei figli per fondare un orfanotrofio nella città di Boito, nel distretto keniota occidentale della contea di Bomet.
Nessuno, però, poteva immaginare quello che sarebbe accaduto. L’uomo, infatti, nel corso degli anni ha abusato sessualmente di quattro ragazzine di età compresa tra 11 e 13 anni alle quali avrebbe anche chiesto di chiamarlo “papà”. Non solo, secondo quanto riferito dai media locali e confermato dalla pubblica accusa, la moglie di Gregory era a conoscenza delle violenze, tanto da aver procurato alle vittime dei contraccettivi per evitare che queste rimanessero incinta. La vicenda è emersa perché due delle quattro vittime nel 2017 sono riuscite a fuggire dall’orfanotrofio raccontando quello che avevano vissuto e subito.
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