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    Il ministro della Difesa britannico si è dimesso per lo scandalo sulle molestie sessuali nel Regno Unito

    L'ex ministro della Difesa britannico Michael Fallon. Credit: Tolga AKMEN

    Michael Fallon era stato coinvolto nello scandalo sui presunti comportamenti “inappropriati” di natura sessuale che ha colpito diversi componenti del governo e del parlamento britannico

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 2 Nov. 2017 alle 08:23 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:50

    Il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha rassegnato le sue dimissioni mercoledì primo novembre 2017, dopo essere stato coinvolto nello scandalo sui presunti comportamenti “inappropriati” di natura sessuale che ha colpito diversi componenti del governo e del parlamento britannico.

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    Fallon era presente in una lista di 40 nomi di politici accusati di aver compiuto molestie sessuali pubblicata da un giornale britannico.

    Il ministro ha ammesso di aver ripetutamente toccato le ginocchia alla giornalista Julia Hartley-Brewer, durante un congresso dei Tories nel 2002 e si è scusato per l’accaduto. Anche la stessa giornalista aveva dichiarato chiusa la questione.

    Tuttavia Fallon, con una lettera di dimissioni, ha comunque evidenziato come il suo comportamento passato non sia all’altezza del prestigio delle forze armate britanniche.

    Il ministro ha detto al network britannico Bbc che ciò che “era accettabile 10 o 15 anni fa, chiaramente non lo è più oggi”.

    Si tratta del primo politico a rassegnare le dimissioni per lo scandalo sulle molestie sessuali che ha colpito la politica britannica in modo bipartisan.

    Mercoledì primo novembre una militante laburista ha detto di essere stata stuprata da un membro del partito a un evento politico, e di essere poi stata scoraggiata da un funzionario laburista a denunciare quanto accaduto, perché questo “avrebbe potuto nuocere alla sua carriera”.

    Qualche giorno fa erano state rivolte accuse al sottosegretario al Commercio con l’Estero Mark Garnier, che avrebbe avuto atteggiamenti nei confronti della propria segretaria Caroline Edmonton che potrebbero essere considerati come molestie.

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