In attesa dell’incontro previsto tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello nordcoreano Kim Jong-un, il 15 marzo, il ministro degli esteri della Corea del Nord si è recato a sorpresa in visita in Svezia.
Da Pyongyang riferiscono che il ministro Ri Yong-ho si è recato nel paese scandinavo per “relazioni bilaterali e questioni di reciproca preoccupazione”.
La Svezia è stata spesso al centro di tentativi di mediazione tra Washington e la Corea del Nord nel corso della storia.
Per questo la visita di Ri Yong-ho ha fatto ipotizzare che si tratti di un primo approccio verso il prossimo vertice chiave tra Trump e il leader nordcoreano.
La scorsa settimana, Donald Trump ha accettato l’invito a partecipare a colloqui diretti con Kim Jong-un, un annuncio imprevisto dopo che i due leader si erano scambiati minacce e insulti per mesi.
Parlando con l’agenzia di stampa svedese TT, il primo ministro del governo di Stoccolma Stefan Lofven ha dichiarato che “se gli attori principali vogliono che la Svezia giochi un ruolo, allora siamo pronti a farlo”.
“Siamo un paese militarmente non allineato e con una presenza di lunga data in Corea del Nord, e pensiamo di poter svolgere un ruolo, ma devono essere i principali attori a decidere quale ruolo svolgerà la Svezia”.
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere di essere a conoscenza dell’incontro di Stoccolma, ma non hanno detto se questo sia collegato a un colloquio tra Stati Uniti e Nord Corea.
La portavoce del dipartimento di Stato americano, Heather Nauert, ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti non hanno ancora ricevuto direttamente da Pyongyang l’assenso a svolgere il summit.
Il programma nucleare e missilistico della Corea del Nord ha portato a severe sanzioni internazionali contro il regime di Kim, per cercare di costringerlo ad abbandonare i suoi più volte sbandierati intenti bellici.
Poi l’invito, trasmesso dai funzionari della Corea del Sud, nel quale Kim Jong-un ha dichiarato di essere “impegnato nella denuclearizzazione”.
Non è ancora chiaro né se, né quando, né dove si terrà l’incontro.
Molto improbabile che si svolga in Corea del Nord o negli Stati Uniti.
Possibile che si scelgano luoghi come il confine tra le due Coree, un paese neutrale come la Svezia, o le acque internazionali.
La Svezia vanta rapporti di lunga data con la Corea del Nord e la sua ambasciata a Pyongyang è stata una delle prime missioni diplomatiche occidentali nella Corea del Nord negli anni Settanta.
La Svezia, che non è membro della NATO, ha svolto un importante ruolo, ad esempio, nel rilascio di cittadini statunitensi che erano detenuti dal Nord.