Il ministero della Difesa afghano ha reso noto oggi che la Moab, ribattezzata Madre di tutte le bombe, lanciata il 13 aprile da un aereo statunitese sulla provincia di Nangarhar “ha causato la morte di 36 miliziani dell’Isis”.
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In un comunicato si aggiunge che la bomba, del peso di 9.800 chili, “è stata lanciata in una rete di tunnel” nel distretto di Achin della provincia di Nangarhar, e “ha completamente distrutto” l’obiettivo, “senza causare vittime civili”.
“Nessun civile è stato colpito e solo la base che l’Isis usava per lanciare attacchi in altre parti della provincia è stata distrutta”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa.
Il portavoce ha inoltre riferito che l’attacco ha distrutto un’ampia scorta di armi.
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