Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha offerto il posto di direttore della Central intelligence agency (Cia) al deputato Mike Pompeo, che ha accettato.
Pompeo, 52 anni, è il rappresentante al congresso di uno dei distretti dello stato del Kansas sin dal 2011 ed è un esponente del movimento del Tea Party, l’ala più conservatrice all’interno del Partito repubblicano, fervente sostenitrice del liberismo economico.
È stato membro della commissione parlamentare per l’energia e il commercio ma anche di quella d’intelligence. Inoltre, ha fatto parte della commissione incaricata di indagare sull’attacco del 2012 contro la sede diplomatica degli Stati Uniti a Bengazi, in Libia.
In quel frangente, diede voce ad aspre critiche nei confronti dell’allora segretario di Stato Hillary Clinton.
Pompeo condivide con Trump anche l’opposizione all’accordo sul nucleare iraniano e solo ieri ha scritto su Twitter: “Non vedo l’ora di ritirare questo disastroso accordo con il più grande sponsor statale al mondo del terrorismo”.
Il deputato repubblicano, da sempre membro della National rifle association, sposa posizioni controverse: è contrario alla regolamentazione delle emissioni di gas serra, si è schierato contro la chiusura di Guantanamo, si oppone tanto ai matrimoni quanto alle adozioni gay, è fermamente antiabortista, anche nei casi di incesto e stupro, ed è un sostenitore dei programmi di sorveglianza dell’Agenzia nazionale per la sicurezza (Nsa).
La Cia è l’agenzia d’intelligence civile del governo federale degli Stati Uniti demandata alle attività all’estero per la raccolta e l’analisi di dati e informazioni riguardanti la sicurezza nazionale.
Perché la nomina di Pompeo sia effettiva, deve ottenere l’approvazione del Senato.