Le autorità italiane sono state accusate dalla città di Amburgo di aver influenzato i migranti giunti dall’Africa a raggiungere la Germania in cambio di denaro.
Secondo il quotidiano Die Welt, che si rifà a una lettera del ministro tedesco dell’Interno, l’Italia avrebbe offerto 500 euro e documenti di residenza validi a molti migranti e in cambio gli stessi avrebbero raggiunto la Germania, dopo aver lasciato volontariamente i centri di accoglienza.
Circa 300 migranti sono arrivati ad Amburgo, la maggior parte nigeriani, togolesi e ghanesi, e sono attualmente accampati all’aperto dietro il monumento a Bismarck.
Ma in Germania questi migranti “non hanno alcuna possibilità di ottenere un permesso di lavoro, non hanno diritto all’alloggio e nemmeno alle prestazioni sociali e quindi, il ritorno in Italia è l’unica opzione”, ha detto il ministro per gli Affari Sociali di Amburgo, Detlef Scheele.
In Italia sono considerati come rifugiati, poiché arrivati in seguito alla guerra civile in Libia, dove risiedevano come lavoratori, di due anni fa. In Germania invece “non hanno diritti legali e sarebbe irresponsabile fornire loro delle false speranze”, afferma Scheele.
L’Italia però ha più volte giustificato il movimento dei migranti verso nord affermando che gli stessi avevano già altre mete dell’Unione Europea da raggiungere, mete dove esistono già delle comunità di connazionali ben radicate.
Un incidente diplomatico sfiorato che riapre il dibattito sugli sbarchi nel Mediterraneo, visto che i Paesi del sud Europa, l’Italia in particolare, rappresentano la principale via d’accesso del continente per i migranti provenienti da Africa e Medio Oriente.
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