Nelle prossime ore migranti siriani saranno trasferiti dalla Grecia alla Turchia, nella città di Osmaniye. Le prime due navi passeggeri con a bordo 131 migranti sono già arrivate nella città di Dikili, scortate da due motovedette turche e da un elicottero.
Questi migranti erano perlopiù pakistani e bangladesi. Nessuno di loro era siriano, ha fatto sapere Volkan Bozkir, il ministro per gli affari con l’Unione europea.
Sull’isola di Lesbo, un gruppo di manifestanti ha intonato il coro “Shame on you“, “Vergogna”, alla partenza delle prime navi questa mattina all’alba.
Presto partiranno navi verso la Turchia anche dall’isola di Chios, ha fatto sapere Ewa Moncure, la portavoce di Frontex, l’agenzia europea per le frontiere degli stati membri.
Intanto il primo gruppo di 16 siriani richiedenti asilo è arrivato in Germania dalla Turchia, in base all’accordo che prevede che per ogni migrante siriano “illegale” rimandato in Turchia, un altro che gode dei requisiti della protezione internazionale, venga portato in un paese dell’Unione europea.
L’Unhcr e altre organizzazioni per la tutela dei diritti umani hanno già criticato l’accordo tra Unione europea e Turchia, dicendo che mancano le tutele legali dei migranti. Amnesty international ha mandato degli osservatori sull’isola di Lesbo per monitorare la situazione.
Al momento sull’isola di Lesbo si trovano 3.300 migranti, e 2.000 di loro hanno già fatto richiesta di asilo politico.
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