Migranti, Grecia: 10mila rimpatri in Turchia
La Grecia ha intenzione di rimandare in Turchia 10mila migranti entro il 2020. È quanto ha deciso oggi, venerdì 30 settembre 2019, il consiglio dei ministri ellenico in una riunione d’emergenza all’indomani dell’incendio in un campo profughi a Lesbo, costato la vita a due persone.
I media locali riportano una nota del governo di Atene, guidato dal premier conservatore Kyriakos Mitsotakis, in cui si spiega che si vogliono aumentare sensibilmente i rimpatri rispetto ai “1.805 in quattro anni e mezzo sotto il precedente governo di Syriza”. Il governo greco ha deciso altre misure per contenere il flusso dei migranti irregolari.
Il governo greco ha disposto altre misure di contenimento dei flussi, come il rafforzamento dei controlli delle frontiere e dei pattugliamenti i mare.
Saranno istituiti centri per i migranti entrati illegalmente a cui è stato rifiutato il diritto di asilo, in attesa del loro rimpatrio. Il governo si è poi impegnato a decongestionare le strutture di accoglienza nelle isole dell’Egeo, trasferendo parte dei migranti nella terraferma.
Il tema del sovraffollamento delle isole è dovuto alla crescita dei sbarchi nelle ultime settimane, in arrivo principalmente dalla Turchia, ed alla faticosa applicazione dell’accordo sui rimpatri siglato con Ankara nel 2016.