Migliaia di persone sono dovute evacuare quando un incendio è divampato in un campo profughi sull’isola greca di Lesbo nella serata di lunedì 19 settembre 2016.
I vigili del fuoco stanno indagando sulle cause delle fiamme, ma sembra che prima che scoppiasse l’incendio ci fossero tensioni palpabili tra gli ospiti del campo.
Le condizioni di vita all’interno dei campi profughi sono mediocri e la Grecia sta cercando di ridurre il sovraffollamento nei centri sulle sue isole, anche se l’afflusso di migranti è calato rispetto allo scorso anno limitando i nuovi arrivi.
Ci sono oltre 13.500 migranti e rifugiati sulle cinque isole greche prossime alla Turchia, ma la loro capacità sarebbe di meno della metà. In particolare, sull’isola di Lesbo ci sono circa 5.650 migranti e rifugiati, ma le strutture di accoglienza ne potrebbero ospitare solo 3.500.
In tutto sono circa 60mila i migranti bloccati in Grecia e la maggior parte ha dovuto affrontare un pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo per sfuggire a guerre e povertà in Medio Oriente e Africa.
La situazione di incertezza e le lunghe attese per l’espletamento delle procedure relative alle domande di asilo frustrano i richiedenti asilo e possono innescare episodi di rabbia e violenza.