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    Meta blocca l’attività dei media russi su Facebook, Instagram, Threads e Whatsapp

    Credit: AGF

    Gli utenti delle piattaforme social del gruppo non vedranno più i post pubblicati dai profili dei media statali russi come RT

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 17 Set. 2024 alle 12:42

    Meta, società proprietaria delle piattaforme social Facebook, Instagram e Threads e del servizio di messaggistica WhatsApp, ha annunciato di aver bandito l’emittente statale RT e altre testate russe, accusate di aver condotto operazioni segrete per influenzare gli utenti con metodi ingannevoli e di aver tentato di eludere i controlli, provocando l’ira del Cremlino.

    “Dopo un’attenta riflessione, abbiamo ampliato i nostri controlli nei confronti dei media statali russi”, si legge in una nota diramata ieri dalla società. “Rossiya Segodnya, RT e altre entità correlate sono ora bandite dalle nostre app a livello globale per attività di interferenza straniera”. 

    Prima del bando, la sola emittente RT contava 7,2 milioni di follower su Facebook e 1 milione di follower su Instagram. Ma il provvedimento riguarda anche altre testate russe: il gruppo Rossiya Segodnya infatti gestisce vari canali tra cui Sputnik e l’agenzia di stampa russa ufficiale RIA Novosti. Secondo l’azienda statunitense, i gruppi coinvolti hanno “utilizzato tattiche ingannevoli per svolgere operazioni di influenza segrete online”.

    Da parte sua, il Cremlino ha affermato che Meta sta “screditando se stessa” bandendo queste testate dalle proprie piattaforme. “Tali azioni selettive contro i media russi sono inaccettabili”, ha dichiarato oggi in conferenza stampa il portavoce del governo russo, Dmitry Peskov. “Questo, ovviamente, complica la prospettiva di normalizzare le nostre relazioni con Meta”, le cui attività sono vietate nella Federazione Russa, che ha inserito la società statunitense nell’elenco delle formazioni “estremiste”.

    La decisione di Meta segue di una decina di giorni l’annuncio dell’incriminazione da parte del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti di due dipendenti di RT per aver convogliato quasi 10 milioni di dollari in una società statunitense, identificata dall’emittente Cnn come Tenet Media, “per creare e amplificare contenuti in linea con gli interessi russi”. Tale campagna di influenza segreta, si legge in un comunicato del dipartimento di Washington, era rivolta al pubblico americano in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. La scorsa settimana invece, il segretario di Stato statunitense Antony Blinken aveva accusato la dirigenza di RT di aver promosso un’iniziativa di crowdfunding online per fornire equipaggiamento militare ai soldati russi in Ucraina.

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