I teschi di almeno 166 persone sono stati ritrovati in Messico in una fossa comune, nello Stato orientale di Veracruz.
Il procuratore di Stato Jorge Winckler ha detto che i teschi e altri resti umani si trovavano nella fossa da almeno due anni.
Lo Stato di Veracruz è stato spesso utilizzato dai trafficanti di droga come luogo in cui seppellire le loro vittime.
Nel marzo 2017, 250 teschi sono stati trovati in un’altra fossa comune nello stesso Stato messicano.
Il procuratore Winckler ha dichiarato ai giornalisti che gli investigatori hanno trovato anche circa 200 vestiti, oltre 100 carte d’identità e altri oggetti personali appartenenti alle vittime.
Le forze dell’ordine hanno fatto saper che procederanno a confrontare le analisi dei resti con le informazioni presenti nei database governativi che raccolgono i dati delle persone scomparse.
In questo modo, dovrebbe essere a breve pubblicata una lista con le foto degli abiti e dei documenti ritrovati, così da permettere alle famiglie delle persone scomparse di presentarsi per un eventuale riconoscimento.
Gli investigatori stanno concentrando le loro ricerche sui teschi per calcolare il numero esatto delle vittime.
Droni e radar in grado di analizzare il terreno sono stati impiegati per localizzare i resti della vittime nella fossa comune appena scoperta e gli esperti forensi sono ancora a lavoro sulla scena del crimine, secondo quanto riferito dai funzionari del governo locale.
Il procuratore Winckler non ha ancora escluso la possibilità di di trovare altre vittime nella stessa fossa.
I parenti delle persone scomparse in Messico hanno organizzato da tempo diverse campagne per fare pressioni al governo e avere maggiori aiuti nel trovare i loro cari scomparsi.
La violenza legata alla droga in Messico è aumentata vertiginosamente dal 2006, quando l’esercito è stato schierato per combattere i cartelli della droga che governano di fatto il paese.
Da allora, più di 200mila persone sono state uccise: nel 2017 è stato raggiunto il record di 28.702 vittime.
Altre 37mila persone invece risultano al momento disperse.
Tra le vittime ci sono sia membri del cartello della droga che alcuni cittadini che cercano di raggiungere Stati Uniti e che si rifiutano di essere reclutati.