È stata avviata la costruzione di un muro, alto cinque metri e lungo sei chilomentri, nella città di El Paso, in Texas, negli Stati Uniti. Secondo quanto riportano alcuni media locali, le autorità statunitensi hanno iniziato i lavoro di una nuova barriera, finalizzata a fermare l’arrivo di migranti dal confine messicano, che deve sostituire quella già esistente tra la città texana e Ciudad de Juarez, in Messico.
Entro il 2019 dovrà essere realizzato un piccolo tratto di 6 chilometri su 3200 chilometri di frontiera comune con il Messico. “Questo nuovo muro sarà molto più longevo e molto più efficace per fermare gli errivi di migranti irregolari”, ha dichiarato Aaron Hull, capo della polizia loacale di El Paso. Il confine tra i due paesi è già delimitato da recinzioni e barriere ma il presidente Donald Trump vuole una “barriera fisica ininterrotta e non oltrepassabile”.
La realizzazione del controverso muro di separazione è una delle grandi promesse elettorali che il presidente Trump la lanciato nel 2016 per porre fine all’immigrazione illegale. Una promessa che sembra arrancare e che continua a essere al centro di accese polemiche: dopo aver abbandonato l’idea iniziale di far pagare la costruzione del muro anti-immigrazione agli stessi messicani, l’inquilino della Casa Bianca non è riuscito a far approvare il suo progetto e il Congresso non ha ancora sbloccato i fondi necessari alla costruzione, dal costo stimato di almeno 22 miliardi di dollari.
Nonostante l’avvio del cantiere, il presidente eletto Andres Manuel Obrador ha replicato che non intende andare allo scontro con il suo omologo americano.
“Non voglio affrontare la questione del muro. Sapete bene quale è la mia posizione in merito. Non voglio lottare contro gli Stati Uniti, contro Donald Trump. Vogliamo convincerli del fatto che il problema dell’immigrazione non di risolve costruendo un muro o utilizzando la forza, ma con un lavoro diplomatico basato sul rispetto” ha detto Obrador, che si insedierà il prossimo mese di dicembre.
“Cerco di ottenere un buon accordo, voglio convincere le autorità Usa, spiegare che il nostro piano è arginare il fenomeno migratorio” ha insistito il presidente nazionalista messicano eletto lo scorso luglio.