Diritti umani, razzismo, commercio, immigrazione e traffico di droga sono temi che da anni si intrecciano alla frontiera tra Messico e Stati Uniti, coinvolgendo donne, uomini e storie al centro del terzo incontro del ciclo “Lucha y Libertad. Dialoghi euro-latinoamericani”, organizzato da Massimiliano Smeriglio, eurodeputato indipendente del gruppo S&D e presidente della delegazione Europa-Messico, in diretta domani, martedì 29 dicembre alle ore 14:00, su TPI.
Terza ospite della serie di conversazioni sarà l’eurodeputata belga, Maria Arena, appartenente al gruppo S&D e presidente della Sottocommissione per i diritti dell’uomo del Parlamento europeo. Al centro del dibattito proprio il Paese centroamericano e i suoi rapporti con gli Stati Uniti e l’Unione europea, che recentemente ha concluso i negoziati con Città del Messico per aggiornare l’Accordo di Partenariato Economico, Coordinamento Politico e Cooperazione.
“Il Messico è un Paese importante tanto per i legami tra Sud America e Stati Uniti quanto per l’Europa”, sottolinea in anteprima a TPI l’esponente politica del Parti Socialiste in Belgio. “Possiamo essere ottimisti grazie all’impegno assunto in campagna elettorale dal presidente López Obrador di riformare la giustizia per renderla più efficace contro la corruzione e il narcotraffico”.
“Personalmente guardo con molta curiosità e attenzione all’esperienza di governo del Movimento Rigenerazione Nazionale (Morena), in cui sono impegnati tanti e tante attivisti e attiviste dei movimenti sociali messicani”, aggiunge l’eurodeputato Smeriglio. “Tuttavia, la strada da fare è ancora lunga”.
“Sui diritti umani alcune situazioni restano preoccupanti”, sottolinea Arena. “L’impunità, la giustizia che non funziona, l’estrema organizzazione dei cartelli della droga, il femminicidio, la corruzione e la collusione tra Stato e criminalità, la sorveglianza sui giornalisti e la sparizione forzata di migliaia di persone complicano molto lo scenario in Messico”.
A tutto questo si è aggiunta la pandemia di Covid-19 che, secondo l’eurodeputato romano, “ha aggravato la situazione per i gruppi più vulnerabili, le popolazioni indigene, le donne e i migranti”. Oltre che di partenza, il Messico è infatti per lo più un Paese di transito delle grandi migrazioni dirette dall’America Latina verso il nord del continente, un tema che conosciamo da vicino anche noi.
“L’Europa è in una posizione molto scomoda quando si parla di migrazione: è davvero difficile vedere tante persone morire nel Mediterraneo e parlare di rispetto dei diritti umani alla frontiera tra Messico e Stati Uniti”, ammette l’eurodeputata belga. “In questo momento, il Messico è il primo Paese di accoglienza dall’America Latina e dal Centro America ma versa in una situazione drammatica economicamente e politicamente e, con tutte le sue difficoltà, non può gestire da solo questo problema”.
“In Italia”, ricorda l’ex vicepresidente della regione Lazio, “conosciamo bene questo tema, su cui spesso si costruiscono le fortune elettorali”. “Purtroppo il razzismo ha ancora un valore importante per le paure delle popolazioni del Nord del mondo e per questo non dovremmo guardare alla vicenda messicana con uno sguardo colonizzatore ed eurocentrico ma con quello di chi si sente impegnato a risolvere i problemi”.
“E’ stato molto interessante andare alla frontiera tra Messico e Stati Uniti a vedere come loro gestiscono tutto questo”, rimarca Arena che, dopo essersi recata in missione al confine tra i due Paesi, pone sempre l’accento sull’importanza della stabilità degli Stati di origine e transito dei migranti. “Se non si lotta contro la criminalità, la corruzione e la povertà non si potrà mai intervenire sui problemi delle migrazioni e garantire un’accoglienza più umana possibile”.
“Ci aspetta una bella battaglia”, preannuncia Smeriglio. Per saperne di più, restate “sintonizzati” sui profili social di TPI.
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