Donald Trump ha visitato il 22 maggio Israele e nella città di Gerusalemme si è recato allo Yad Vashem, l’Ente per la memoria della Shoah. Poco prima era andato al Muro del Pianto passando alla storia come il primo presidente in carica ad averlo fatto.
Il passaggio di Trump in uno dei luoghi della memoria più importanti per gli israeliani rimarrà negli annali anche per il messaggio che il presidente ha deciso di lasciare sul libro dei visitatori del Memoriale: “È stato un onore essere qui con tutti i miei amici, così emozionante, non lo dimenticherò mai”, ha scritto.
La breve frase è stata subito commentata dagli utenti online. Alcuni l’hanno messa a confronto con i pensieri annotati dal predecessore di Trump alla Casa Bianca, Barack Obama, o dalla sua sfidante nell’ultima campagna presidenziale, Hillary Clinton.
On the left, via @RaoulWootliff, the note Trump just left at Yad Vashem.
‘So amazing!’
On the right, the note Obama left at Yad Vashem. pic.twitter.com/rdviJtF3HI
— Matt McDermott (@mattmfm) 23 maggio 2017
Le immagini affiancate rendono bene il contrasto tra il pensiero di Trump e quello, più elaborato, di Obama. Nel 2008, quando l’ex presidente aveva visitato lo Yad Vashem, Obama aveva deciso di sottolineare l’importanza che un luogo come quello ha nel ricordare all’umanità il male di cui è capace.
Anche Hillary Clinton aveva scelto di evidenziare il valore dello Yad Vashem nella reazione al negazionismo e nella dimostrazione della capacità del popolo ebraico di risollevarsi da un momento di forte disperazione.