Sono attualmente i leader dei due principali partiti della coalizione che da quattro anni governa la Germania, eppure Angela Merkel e Martin Schulz hanno dovuto fronteggiarsi nel primo e unico dibattito televisivo prima del voto.
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Migranti, economia, relazioni con la Turchia: al centro del dibattito i temi principali su cui la cancelliera tedesca e l’ex presidente del parlamento europeo si giocheranno la vittoria alle elezioni del 24 settembre, il cui esito sembra, almeno al momento, abbastanza scontato.
I socialdemocratici sono indietro di circa il 15 per cento dei sondaggi, ma Schulz punta a convincere i numerosi tedeschi ancora indecisi. Ma Angela Merkel sembra fermamente determinata a conquistare il suo quarto mandato.
Sul tema dei migranti la cancelliera tedesca ha più volte ripetuto che ripeterebbe tutto ciò che ha fatto nel 2015, quando il paese ha aperto le sue porte a un milione di rifugiati. Ma Schulz ha accusato l’alleata di aver agito da sola, senza coinvolgere gli altri leader europei.
Un altro punto caldo è stato quello delle relazioni con la Turchia. “Da cancelliere cancellerò i negoziati per l’adesione della Turchia alla Ue”, ha detto Schulz, accusando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan di aver oltrepassato ogni limite.
Merkel ha sostenuto invece che metà della Turchia vuole entrare nella Ue e che la Germania deve agire nell’interesse dei cittadini tedeschi incarcerati. Secondo la cancelliera bisogna quindi aumentare le pressioni economiche sula Turchia, senza tuttavia escludere di poter interrompere i negoziati per l’adesione di Ankara all’Ue.
Per quanto riguarda l’economia, Schulz ha sottolineato il fallimento dei cristiano-democratici nel diminuire il divario sociale tra i cittadini tedeschi, mentre Merkel ha ribatutto che l’economia tedesca continua a crescere, così come il numero dei posti di lavoro.
Alla fine del dibattito, secondo i sondaggi condotti tra i telespettatori, la cancelliera è stata più convincente per il 55 per cento dei telespettatori, contro il 35 per cento del leader socialdemocratico.
Se la vittoria di Merkel sembra scontata, meno evidente è con chi si coalizzeranno i cristiano-democratici di Merkel per formare il nuovo governo. La sola certezza, espressa dalla stessa cancelliera tedesca, è che un’alleanza con gli estremisti di destra dell’AfD è da escludere, così come quella con gli estremisti di sinistra di Die Linke.
“Diciamolo chiaramente: nessuna coalizione con l’AfD né con Die Linke”, ha detto Merkel il 29 agosto, mentre si trovava nella città di Bitterfeld-Wolfen, nell’est della Germania, dove i sostenitori del partito di estrema destra hanno fischiato il suo discorso elettorale di trenta minuti.
L’opzione di una nuova alleanza con i socialdemocratici sembra restare ancora sul tavolo.