“È stato un errore solo mio, chiedo scusa ai cittadini”: così la cancelliera tedesca Angela Merkel fa marcia indietro sul lockdown rafforzato di Pasqua, che è stato quindi revocato. La notizia, che era stata anticipata pochi minuti prima dell’inizio di un nuovo vertice fra il governo e i Laender dall’agenzia tedesca Dpa e dal magazine Der Spiegel, è stata quindi ufficializzata dalla stessa Merkel con un clamoroso mea culpa destinato a entrare nella storia.
“Un errore deve essere indicato come errore e deve anche essere corretto – ha dichiarato la Merkel – So naturalmente, che l’intero processo sta causando ulteriore incertezza. Me ne rammarico profondamente e mi scuso con tutti i cittadini per questo”.
Al vertice di due giorni fa era stato deciso uno stop di tutte le attività fra il primo e il 5 aprile, con la chiusura perfino dei supermercati (ma era prevista un’eccezione per generi alimentari il sabato santo). Questa misura, che includeva dei ‘Ruhetage’, e cioè dei ‘giorni di sosta’ ulteriori rispetto ai festivi ordinari, ha provocato grande confusione ed è stata fortemente attaccata dal mondo economico.
Merkel, dunque, definisce il lockdown di Pasqua “un errore”. “Se possibile, deve essere corretto in tempo. Penso che sia ancora possibile”, aveva affermato la cancelliera nel corso del colloquio con i premier dei Laender.
Il provvedimento era stato concordato nella notte tra il 22 e 23 marzo scorso da Merkel con i primi ministri dei Laender. Il piano, severamente criticato da più parti, prevedeva un lockdown totale nei giorni di Pasqua al fine di abbattere la curva dei contagi.
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