Visitiamo la bellissima Finlandia. Tra Arte e Natura.
Che spettacolo. La Finlandia merita veramente di essere conosciuta. Un viaggio tra i tanti musei e tra le rassegne artistiche presenti nelle differenti città spesso integrate nella natura.
Una per tutti? La seconda Biennale d’Arte di Helsinki che si è conclusa da poco. La curatrice Joasia Krysa ha messo a confronto temi di tutela e di salvaguardia dell’ambiente. La natura e il suo rispetto innanzitutto. Ventinove artisti internazionali ci hanno presentato il loro punto di vista su come vivere in modalita’ alternativa , su come rapportarsi con la tecnologia ,e su come lottare conto i danni ambientali. Il loro motto è : Contamination, Regeneration, Agency. Contaminazione: La parte determinante delle opere è stata esposta sull’isola di Vallisaari una delle tante isole davanti a Helsinki che fino agli anni 90 era occupata da militari e dalle loro operazioni. Nel 2016 venne aperta al pubblico e al turismo esaltando la sua bio diversità. Così nei magazzini dove per secoli c’erano i depositi delle munizioni adesso si ritrovano opere d’arte. Una parte dell’isola rimane chiusa per motivi di conservazione. Regeneration: affronta il tema di dedicare questi luoghi al pubblico e al turismo con un controllo paesaggistico ed economico che ne cura i particolari.
Agency: rappresenta l’evoluzione del modo di vivere, dell’ambiente e delle tecnologie per creare un nuovo futuro.
Le altre opere erano sparse nel centro della città tra musei, spazi istituzionali e altro.
L’avveniristico Museo dell’Arte Contemporanea Kiasma di Helsinki.
Realizzato nel 1998 dall’Arh. Americano Steven Holl, propone tra le diverse mostre quella della mitica icona gay Tom of Finland. La potrete ammirare fino al 29 ottobre 2023 salvo probabile proroga e ha come titolo “Bold Jurney”. Touko Laaksonen ( 1920-1991) cosi’ si chiamava l’artista che è uno dei più’ famosi disegnatori finlandesi nel mondo. Divenne famoso dapprima in America disegnando uomini gay nei loro rimorchi, amplessi, pratiche sessuali in tempi in cui l’omosessualità era proibita e perseguita. Ma attenzione. La cosa considerata ancora più scandalosa era quella che Tom non disegnava uomini effemminati ma solo machi da paura spesso vestiti di pelle nera e tra questi motociclisti, boscaioli, militari e poliziotti. In America dove ebbi la fortuna negli anni 80 di incontrarlo personalmente in un locale di San Francisco che si chiamava Stud , divenne un facile riferimento per tutti i movimenti che lottavano per i diritti dei gay. Anche molti altri artisti importanti lo presero come riferimento e tra questi Robert Mapplerthorpe e Jean Paul Gaultier. Il suo lavoro definito da alcuni pornografico ed osceno, venne contestato con la richiesta di far togliere la pubblicità della mostra dai mezzi pubblici che esponevano alcune immagini dei suoi disegni ma il Museo con sdegno si rivolse alla magistratura che successivamente sentenziò di ripristinare tali spot visto che non fu ritenuto da questa pornografico.
Tom nasceva dalla pubblicità e dalla illustrazione per le quali studiò in una scuola apposita, trasferendosi da ragazzo a Helsinki ma poi la seconda guerra mondiale lo portò a sospenderla . Il successo lo ottenne comunque in America grazie a un ricco uomo d’affari canadese Durk Deher .
Il successo lo portò anche a inaugurare una linea di moda creata proprio con il suo stile e che in parte nella mostra ritroverete nella stanza chiamata “ Dark Room” . Li ci sono anche gli stivaloni alti di pelle e di cuoio che Tom usava indossare nelle grandi occasioni.
Quando uscirete dal museo li vicino troverete un altro edificio dall’architettura accattivante. Si tratta della biblioteca centrale Oodi. Un posto veramente ameno con una terrazza che guarda frontalmente il palazzo del Parlamento classicista degli anni 20 e lateralmente il Museo Kiasma, l’avveniristico auditorium dell’Helsinki Music Center e la mitica Casa Finlandia un centro congressi progettato da Alvar Aalto.
L’intrigante nuovo Museo di Arte Contemporanea Amos Rex ( Amos Anderson art Museum) realizzato dallo studio di architettura JKMM inaugurato nel 2017 .
La cosa più sorprendente di questo nuovo museo è quella che per visitarlo bisogna entrare nel bellissimo palazzo di vetro chiamato il Lasipalatsi. Un edificio degli anni 30 che nasce come cinema e teatro e spazio polivalente. Non vi perdete la Hall con il bar che sembra di proiettarci nelle atmosfere dei quadri di Hopper. Ma l’Amos Rex si sviluppa sottoterra e precisamente sotto ad una piazza molto particolare dove delle cupole con degli oblò ed un faro compongono un’agorà popolare dove la gente e soprattutto i bambini si ritrovano per discutere e per giocare.
Il museo ha una dimensione di 6230 mq e soltanto una sala arriva a 2200 mq. senza avere colonne. Uno spazio libero e unico. Molto interessante la mostra nella sala grande dal titolo “Generazioni” è rappresenta i lavori di tanti giovani e talentuosi artisti finlandesi emergenti. Anche la collezione privata di Sigurd Frosterus (1876-1956) piena di colori è stata veramente una scoperta.
Quando uscirete dal museo passate a visitare la chiesa Kampii Chapel detta “ La cappella del silenzio”. Progettata dallo studio K2S Architets e inaugurata nel 2012, è veramente piacevole sia esteticamente sia per la possibilità che da a chiunque voglia fuggire dallo stress del luogo dove è collocata per stare nel silenzio e per ritrovarsi. Un rifugio dallo stress per tutti anche se a Helsinki lo stress è molto differente da quello delle nostre città. L’unica cosa veramente stressante è che ci sono 6 mesi di buio e in quel periodo la gente esce poco di casa, manca la socialità e molti sono i suicidi. Per fortuna ho avuto modo di esserci in estate dove il sole non tramonta quasi mai e anche questo , paradossalmente a tante persone crea stress.
Un salto all’ HAM, Helsinki art Museum assolutamente merita.
Custodisce circa 9000 opere d’arte ed è collocato nello storico Tennis Palace. All’entrata troverete ad accogliervi una grande testa di gabbiano. In questo luogo è stata fatta la prima Biennale di Helsinki.
All’interno e fino a dicembre 2023 la bella mostra di Tove Jansson . Una delle artiste più amate dai finlandesi. Qui troverete i suoi affreschi che fanno parte della collezione del museo. Da vedere anche la mostra dal titolo “To spring Pasture” con opere di sei artisti e molto immaginaria . Sara’ possibile vederla togliendosi le proprie scarpe e in una dimensione molto fanciullesca. Molto interessante e attuale l’esposizione di Laura Dahlberg dal titolo “Alien Babies”. Si tratta di una installazione nel buio in cui dei robot di silicone si muovono con la pressione dell’aria.
Appena uscite li vicino troverete un’altra bella chiesa luterana da visitare. La chiesa nella roccia Temppeliaukion Kirkko. Inaugurata nel 1969 e progettata dagli architetti Tuomo e Timo Suomalainen rappresenta un esempio di arte rupestre. Per entrare si paga un biglietto di 5 euro che servono a mantenerla ma ne vale la pena.
Il grande Museo Ateneum
Insieme al Kiasma e al Sinebrychoff compone la Galleria Nazionale Finlandese.
E’ un museo di arti visive con tante opere e collezioni interessanti e custodisce le più importanti opere classiche del paese. In questo momento c’è la retrospettiva di Albert Edelfelt ( Helsinki 1854-1905) uno tra i pittori finlandesi e più’ conosciuti a Parigi dove si è formato e dove è vissuto per molto tempo.
Molto bello anche il palazzo che è stato la sede dell’Accademia di Belle Arti e che fu costruito dall’Arch.Theodor Hoijer nel 1887.
Museo Nazionale Finlandese.
Questo edificio da lontano sembra un castello ed è vicino al Palazzo del Parlamento. Inaugurato nel 1916 dagli architetti : Herman Gesselius, Elien Saarinen e Armas Lindgren il palazzo racchiude la storia della Finlandia dall’età preistorica ai nostri giorni. Qui troverete tutti gli elementi per capire di più’ questo grande paese. Pensate che si arriva in una stanza dove un video ci fa vedere come e perchè è cresciuto nel tempo il debito pubblico. Belle le mostre , belli gli affreschi dei soffitti che sono in stile romantico. C’è anche uno spazio per i bambini cosa questa che ritroviamo in tutti i musei.
Partenza per la città di Tampere ( con il treno il viaggio dura 2 ore e 15 minuti).
Una città questa che ha un suo fascino particolare. E’ situata nella parte meridionale della Finlandia tra laghi e cascate. Oltre alla natura si percepisce la presenza della storia ed andando a visitare per primo il museo unico nel suo genere dedicato a Lenin vi condizionerà il giudizio.
Museo di Lenin
Un luogo magico. Si entra in un palazzo che era la sede del sindacato dei lavoratori e vi giuro che tutto è rimasto come all’epoca. Il museo non è grande ed è stato realizzato proprio dove Lenin incontrò per la prima volta Stalin e dove promise ai finlandesi, in caso di vittoria della rivoluzione, l’indipendenza visto che fino a quel momento era sotto il dominio russo. Ci sono due sale. In una ci sono i mobili , le opere d’arte , le sculture, le lettere , le decorazioni e tutto ciò che riguarda la vita privata del grande rivoluzionario. Nella seconda invece si parla di rapporto tra il rivoluzionario e la Finlandia , di guerre tra Finlandia e Russia , di stermini, di massacri e di quanto di peggio le guerre possano portare. Alla fine troviamo la grande statua di Lenin. La cosa che mi ha emozionato di più? Fare la foto sul sidecar guidato da me con Lenin seduto di fianco e Stalin in piedi a distanza che ci guarda. Questo perchè Lenin, pur essendo sempre un dittatore, è stato anche un innovatore dal punto di vista economico e non chiuso come lo fu Stalin, basti pensare alla N.E.P. ( nuova politica economica).
Appena uscirete vi consiglio di entrare nella nella cattedrale luterana evangelica realizzata nel 1907 completamente in legno dall’arch. Lars Sonck. Molto belli gli affreschi dei simbolisti Hugo Simberg e di Magnus Enkell.
Moomin Museum- Muumimuseo.
Una grande e moderna struttura architettonica ospita questo Museo dedicato ai Muumin i fumetti per bambini ideati dalla grande scrittrice ed illustratrice finlndese Tove Jannson dal 1945 al 1980. Sembrano degli ippopotami e raccontano le loro storie nella valle immersa nella natura dove abitano. Nel tempo il loro successo li ha fatti conoscere in tutto il mondo con riadattamenti in serie televisive, videogiochi, fumetti, gadget, giocattoli, film e altro.
Lo spazio, sempre pieno di bambini , ha anche dei laboratori dove tutti possono disegnare e colorare.
Il Museo Sara Hilden.
Situato fuori dal centro , nel quartiere Sarkanniemi, lungo il lago Nasijarvi , immerso nella natura ma vicino alle montagne russe di un parco divertimenti molto popolare , questo luogo merita una visita. A parte l’edificio che è stato realizzato nel 1979 dallo studio Pekka IIveskovski sono presenti al suo interno e nel bellissimo giardino esterno oltre 5000 opere di arte moderna e contemporanea di artisti finlandesi e internazionali, che fanno parte della collezione della fondazione. Tra questi troviamo Joan Mirò, Francis Bacon, Paul Klee, Alberto Giacometti, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana. Recentemente sono state aggiunte opere di Kiki Smith e di Marcel Dzama. Nel parco troviamo le opere di 17 artisti finlandesi degli anni 70-80.
Veramente molto bello.
Consiglio. Quando uscite dirigetevi verso la torre di osservazione Pyynikki. Non è altissima (26 metri) come la vicina concorrente Nasinneula (168 metri ) ma in cima gode di un panorama unico sul lago e sul centro della città. Da non perdere il suo bar famoso per il caffè e soprattutto per le ciambelle fritte che sfornano di continuo. Prometto che ve le ricorderete.
Museo Milavida.
Nel centro della città si sale una collina e si trova questo palazzo importante che è stata la dimora della ricca famiglia Nottbeck proprietaria della storica fabbrica Finlayson. Nel 1905 la famiglia lasciò la casa e il comune della ciittà se ne prese cura e ci fece un museo. Quando si entra ci si trova in una sala ristorante veramente suggestiva. Si mangia anche bene. Il museo presenta la collezione personale di Vivienne Westwood con delle opere veramente straordinarie . Non perdete la vista panoramica dall’ultimo piano.
La città di Turku a quasi tre ore di viaggio in treno da Helsinki.
Un viaggio entusiasmante nella natura selvaggia verso quella che è stata la capitale della Finlandia. Anche questa un posto tranquillo e apparentemente sereno.
Appena arrivato e con un vento freddo corro verso l’interessante Museo di Arte Contemporanea Logomo che si trova proprio vicino alla stazione dei treni in una grande officina di locomotive costruita nel 1876 ed aperta nel 2011 come centro culturale in occasione di quando la città è stata nominata la capitale della cultura europea.
Ci aspetta la mostra “ About Art 2023” con tante opere di artisti importanti. Tra questi Luis Vidal, Heikki Marila, Mustafa’ Maluka, Jakob Hashimoto e Kennedy Yanko.
All’interno molto curato l’arredamento e si respira una sensazione di libertà totale.
Appena terminata la visita vado a vedere il Tademuseo o Abo Konstmuseum. C’è una bella mostra dell’artista Sasha Huber dal titolo “ You Name it”. Un bel lavoro contro il razzismo.
Il museo si trova su una collina nel centro della città. Si entra e curiosamente si attraversa la caffetteria. Molto interessanti anche le altre mostre .
Il tempo corre e non posso perdermi il Castello medioevale chiamato Turun Linna costruito nel 1280 su un isolotto ma con i cambiamenti climatici adesso si trova sulla terraferma e lungo il fiume Aurajoki che attraversa la città. Molto interessante come struttura è stato nel tempo anche una prigione . Occupato più volte dai russi, distrutto e ricostruito nei tempi passati è molto frequentato dal popolo perché una leggenda parla dell’esistenza al suo interno di un fantasma di una nobildonna che visse li nel XVIII secolo.
Subito dopo torno di corsa alla stazione per prendere il treno che mi riporterà ad Helsinki felice dell’esperienza artistica fatta e che meritava assolutamente il viaggio.
Gran finale nella seconda città più antica della Finlandia a Porvoo.
Un luogo fantastico immerso nella natura al quale si arriva con la M/S J. L. Runeberg, una barca tipica costruita nel 1912 che parte dal porto di Helsinki.
Per arrivarci occorrono circa tre ore di navigazione e si attraversano le tante isole che fanno parte dell’arcipelago finlandese a est della capitale. Ma al ritorno in bus si impiega un’ora.
La parte più bella è l’antica città medioevale in legno. Il suo centro intorno alla cattedrale medioevale è un insieme di stradine piene zeppe di laboratori artigianali, di ristorantini, di gallerie e una tra tutte è la l’Art Factory che fa da polo di aggregazione per i tanti turisti che fanno visita. Obbligatoria è una passeggiata sul fiume che delimita la cittadina per fotografare i bellissimi magazzini del legno che sono stati dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Le immagini vi rimarranno comunque scolpite negli occhi.
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