La nuova edizione del Mein Kampf (“La mia battaglia”), il libro di Adolf Hitler che espone i fondamenti dell’ideologia nazista, è entrato di diritto tra i best-seller più venduti in Germania nel 2016.
Ristampato all’inizio dell’anno passato, il libro ha venduto circa 85mila copie, generando sorpresa perfino tra i membri della casa editrice tedesca.
Composto di due volumi, il testo non ha uno scopo di propaganda, ma è un’edizione critica con note e spiegazioni curata da un team di storici dell’Institut für Zeitgeschichte (Istituto di storia contemporanea) di Monaco di Baviera e costa 59 euro.
Si tratta pertanto di uno strumento di ricerca storica. Inoltre, questo mese arriverà nelle librerie la sesta ristampa del libro, la cui prima tiratura era di sole quattromila copie.
Per gran parte del 2016, il libro è stato inserito nella lista dei saggi best-seller della rivista Der Spiegel, e nel mese di aprile ha scalato le classifiche rimanendo primo per ben due settimane.
Il Mein Kumpf non era più stato stampato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’istituto che ha curato la ristampa ha condotto poi un sondaggio tra le librerie per sapere chi abbia comprato il libro: secondo i dati raccolti sono state soprattutto persone interessate alla storia e alla politica ed educatori. Non estremisti di destra.
Per il momento, i diritti per tradurre l’edizione critica sono stati venduti solo in Francia e nel Regno Unito, nonostante le numerose richieste pervenute da diversi paesi. In Italia il Mein Kampf è stato pubblicato in diverse edizioni.
Fino al 2015, i diritti del libro appartenevano al Land della Baviera: nel 1945 le forze militari alleate diedero al governo locale il controllo della principale casa editrice nazista poiché Monaco di Baviera era stato l’ultimo luogo in cui Hitler aveva risieduto, prima di diventare cancelliere del Terzo Reich nel 1933.
Da allora fino all’anno scorso, la Baviera ha impedito che il volume fosse ripubblicato, in segno di rispetto per le persone vittime del nazismo e per timore che potesse rappresentare uno strumento di incitamento all’odio.
Il Mein Kampf venne scritto da Hitler nei nove mesi che trascorse in carcere nel 1924, condannato per il fallito tentativo di colpo di stato di Monaco nel 1923.
Il testo venne pubblicato in due volumi nel 1925 e nel 1926. Negli anni del nazismo furono pubblicate in Germania più di 12,4 milioni di copie del Mein Kampf e dal 1936 al 1945 il governo del Terzo Reich ne regalò una copia a tutte le coppie appena sposate.
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