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    I sospetti dei media Usa e inglesi sulla vittoria di Jacobs: “La storia è piena di vincitori dopati”

    Credit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 2 Ago. 2021 alle 18:33 Aggiornato il 4 Ago. 2021 alle 09:18

    All’estero, specie nel Regno Unito e Usa, c’è chi mette in dubbio la validità della vittoria di Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il Washington Post ha definito Jacobs, “l’italiano nato in Texas, dalle spalle larghe e dalla testa rasata, che ha scioccato il mondo”. Il quotidiano Usa mette in dubbio la genuinità della vittoria di Jacobs e, senza mai nominarlo esplicitamente, evoca il fantasma del doping.

    “Non è colpa di Jacobs se la storia dell’atletica fa sospettare dei miglioramenti improvvisi e immensi. Gli annali dello sport sono disseminati di campioni a sorpresa che poi si sono rivelati dei truffatori”, scrive il Washington Post. “Sarebbe ingiusto accusare Jacobs” aggiunge il Post, ma “sarebbe sbagliato non riconoscere il contesto della sua impresa. Jacobs merita il beneficio del dubbio, ma il suo sport no” afferma il quotidiano statunitense.

    Il nuovo campione olimpico dei 100 metri, Marcell Jacobs, è sceso sotto i 10 secondi per la prima volta a maggio. È venuto qui, ha corso 9”84 in semifinale e 9”80 per vincere. Ah, bene”, scrive su Twitter l’inglese Matt Lawton, corrispondente per il Times alle Olimpiadi di Tokyo.
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