Negli Stati Uniti, dieci lavoratrici di McDonald’s che operano in diversi ristoranti hanno presentato denunce di molestie sessuali nei confronti dell’azienda. Le lavoratrici, una delle quali ha 15 anni, lamentano palpeggiamenti, proposte, commenti osceni.
McDonald’s ha detto che prenderà queste accuse “molto seriamente” e che i singoli franchising dovrebbero fare lo stesso. Accuse simili di molestie erano state presentate contro McDonald’s due anni fa.
Le ultime denunce, che sono state depositate presso la Commissione per le pari opportunità dell’impiego negli Stati Uniti, sono state portate a nome di alcune impiegate.
Vi si trova scritto che le lavoratrici – che erano impiegate in città come Miami, Los Angeles e Detroit – sono state ignorate o derise quando hanno riferito di molestie sessuali ai loro dirigenti.
Alcune hanno anche affermato di aver dovuto affrontare ritorsioni, come la minaccia di essere licenziate.
Breauna Morrow, una cassiera di 15 anni a St. Louis, ha dichiarato di essere stata “ripetutamente molestata” da un collega che utilizzava “un linguaggio esplicitamente sessuale”.
Tuttavia, invece di agire, i suoi manager la prendevano in giro e le dicevano che non era successo nulla di grave.
I reclami sono stati indirizzati sia ai singoli franchising sia alla società McDonald’s. Tuttavia, McDonald’s considera i suoi franchising come proprietari di attività indipendenti.
Una portavoce di McDonald ha detto: “Non c’è posto per molestie e discriminazioni di alcun tipo sul nostro posto di lavoro. La McDonald’s Corporation prende molto sul serio le accuse di molestie sessuali e confida che i nostri franchising indipendenti che possiedono e gestiscono circa il 90 per cento dei nostri 14mila ristoranti statunitensi faranno lo stesso”.
Nel 2016, McDonald’s ha promesso di fare pulizia dopo che erano state presentate accuse simili di molestie. Tuttavia, un portavoce della società ha rifiutato di dire se tale operazione abbia portato a eventuali cambiamenti delle politiche volte a contrastare tali molestie.
Secondo l’agenzia AP News, The Fight for $ 15, il movimento che a lungo ha esortato McDonald’s a fissare un salario minimo di 15 dollari, afferma che ora intende “contrastare le molestie sessuali diffuse” nei confronti degli impiegati di McDonald’s negli Stati Uniti.
Il gruppo ha istituito un numero di telefono per effettuare denunce e ha incoraggiato altri lavoratori a contattarli affinché i loro reclami vengano esaminati dagli avvocati.
Questa battaglia sta ricevendo il sostegno del Fondo di difesa legale Time’s Up, che è stato istituito per aiutare le vittime di abusi sessuali sulla scia dello scandalo di Harvey Weinstein.
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