Le autorità marocchine hanno arrestato altre nove persone, in diverse città del Paese, collegate alla decapitazione delle due turiste scandinave, avvenuta a inizio settimana ai piedi dell’Alto Atlante. Gli arresti sono stati compiuti a Marrakech, Essaouira, Sidi Bennour, Tangeri e Chtouka.
Lo ha reso noto l’Ufficio federale delle indagini giudiziarie (Bcij) precisando che l’operazione ha portato anche al sequestro “di un fucile, diverse armi bianche, materiale elettronico ed elementi per fabbricare bombe”. Salgono quindi a 13 gli arresti per l’omicidio delle due giovani turiste scandinave.
Turiste uccise in Marocco, conferme per ipotesi terrorismo
Intanto le autorità norvegesi hanno “autenticato il video che mostra l’uccisione di una delle due turiste violentate e sgozzate in Marocco. Secondo l’agenzia della polizia norvegese nota come Kripos il video circolato sui social media relativo alle uccisioni “è da considerare autentico”.
“Sulla base di quello che sappiamo non c’è nulla di concreto che dimostri che questo video non sia reale” ha dichiarato l’agenzia in una nota, specificando che ancora devono essere svolte “analisi tecniche e valutazioni”.
Secondo quanto confermato dalla procura di Rabat, i primi quattro sospetti arrestati per l’omicidio e lo stupro di due giovani escursioniste scandinave in Marocco avevano giurato fedeltà al sedicente Stato Islamico.
Lunedì, i corpi delle due turiste, una cittadina danese e una norvegese, erano stati rinvenuti a 10 chilometri da Imlil, un piccolo villaggio nell’Alto Atlante. Sui corpi delle due vittime erano state rilevate tracce di alcune “coltellate” sul collo.
Le escursioniste, la 24enne danese Louisa Vesterager Jespersen e la 28enne norvegese Maren Ueland, avevano deciso di intraprendere la scalata della celebre vetta del monte Toubkal nella regione turistica montuosa dell’Alto Atlante. Le due ragazze sono state violentate prima di essere uccise.
Corpi trovati in un villaggio
Un poliziotto norvegese distaccato all’ambasciata a Rabat ha raggiunto Marrakech per fare da collegamento tra le autorità. Un importante dispositivo di sicurezza è stato schierato nella regione di Imlil dopo la scoperta dei corpi e le escursioni sono state sospese nella regione montuosa molto turistica. Il villaggio dove sono stati trovati i corpi è una base di partenza per l’escursionismo per scalare la vetta più alta del Nordafrica, il monte Toubkal (4.167 m). Situato a circa dieci chilometri da Imlil, il sito di Chamharouche, a circa 2300 m sul livello del mare, è una delle tappe sulla strada per il rifugio di Toubkal.