Marcia per il clima a Parigi, proteste di gilet gialli e black bloc
La marcia per il clima a Parigi, uno degli eventi per la settimana di sciopero globale per l’ambiente, è stata disturbata dalla presenza violenta di black bloc. Incendi di cassonetti e lacrimogeni lanciati dalla polizia: la capitale francese è blindata.
Diversi gruppi di persone hanno partecipato a cortei non autorizzati nel quartiere di Saint-Lazare e agli Champs-Elysees. Sono 137 i manifestanti fermati nel corso della giornata di proteste. La cifra è stata fornita dalla prefettura della capitale francese, che ha denunciato la presenza di circa mille elementi “radicali” nel corteo.
Ci sono stati diversi lanci di lacrimogeni da parte della polizia, sugli Champs-Élysées, per disperdere gruppi di gilet gialli che volevano avvicinarsi alle zone vietate in questa giornata a rischio di fusione di diversi cortei.
Marcia per il clima, Greenpeace lascia il corteo
Greenpeace e Youth For Climate, tra gli organizzatori della giornata di mobilitazione, hanno invitato i loro sostenitori ad abbandonare la marcia a causa degli incidenti.
Su Twitter, Greenpeace ha invitato ad “evitare rischi” e ad “abbandonare la manifestazione, in quanto “non esistono le condizioni per una marcia non violenta”. Anche Youth for Climate ha invitato i manifestanti a tornare a casa.
Le altre manifestazioni
Circa 38mila persone sono scese in piazza a Parigi per sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici, 15mila dimostranti si contano a Lione, 10mila a Grenoble e cinquemila a Strasburgo.
Manifestazioni analoghe hanno avuto luogo anche a Lille, Bordeaux, Metz, Rouen, Nancy, Marsiglia, Tours, Angers, Bayonne e Caen.
Sono stati dispiegati circa 7.500 uomini delle forze dell’ordine, per le tre manifestazioni in contemporanea indette per oggi: per il clima, contro la riforma delle pensioni e il nuovo 45esimo appuntamento dei gilet gialli.