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    La mappa del mondo di cui nessuno sa spiegare l’esistenza

    In una cartina geografica realizzata nel Sedicesimo secolo è raffigurato l'Antartide, scoperto solo due secoli dopo. Com'è possibile?

    Di TPI
    Pubblicato il 19 Giu. 2017 alle 12:32 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:41

    La mappa redatta dal cartografo Piri Reis a Costantinopoli nel 1513 costituisce una delle più celebri e minuziose rappresentazioni del mondo antico.

    Un elemento, tuttavia, salta all’occhio di chi la osserva con attenzione: il continente antartico, seppur scoperto tre secoli dopo – nel 1818 –, è riportato sulla cartina nell’angolo in alto a destra. Esso non solo è completamente privo di ghiaccio, ma sembra anche essere un tutt’uno con il Sud America.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Alcune teorie sono state elaborate in seguito alla diffusione della mappa e la più accreditata, elaborata da Charles Hapgood, storico di Harvard, la descrive come una rappresentazione del mondo dell’era preistorica.

    Questa ipotesi sostiene non solo che le più antiche civiltà erano già entrati in contatto con la costa Antartica, ma che la mappatura stessa di questa regione abbia costituito per i posteri una fonte preziosa di informazioni.

    Il cartografo Reis ha in effetti specificato, in una nota sulla mappa, di utilizzato per creare la cartina circa venti fonti materiali, tra cui diverse mappe di cartografi portoghesi a lui contemporanei e diverse altre più antiche, risalenti all’epoca di Alessandro Magno.

    “Gli scrittori arabi confondevano spesso Claudio Tolomeo, cartografo del II secolo d.C., con Tolomeo I, uno dei generali di Alessandro, nonché primo dei regnanti d’Egitto della stirpe dei Tolomei, che regnò dal 323 al 285 a.C.”, scrive lo storico Gregory McIntosh nel libro The Piri Reis Map of 1513. “Il cartografo ha indubbiamente commesso lo stesso errore, ritenendo che la carta e le mappe risalissero all’epoca di Tolomeo I invece che di Claudio Tolomeo”.

    Questo errore renderebbe le fonti utilizzate molto meno antiche rispetto a quanto affermato da Piri Reis, ma non spiegherebbe comunque la curiosa rappresentazione dell’Antartide.

    C’è anche chi liquida il mistero come un semplice errore di valutazione: il continente rappresentato non sarebbe l’Antartide, bensì il continente Terra Australis, all’epoca ancora inesplorato ma rappresentato comunque in molte mappe.

    Questa regione era ritenuta una sorta di controbilanciamento per le terre dell’emisfero settentrionale. Reis potrebbe semplicemente aver esteso le dimensioni del Sud America fino a renderlo parte di quelle terre. O più semplicemente aver distorto eccessivamente la rappresentazione delle coste.

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