Mandato di cattura per il vescovo Zanchetta: è accusato di abusi sessuali
È stato spiccato dalla magistratura argentina un mandato di cattura internazionale nei confronti del vescovo Gustavo Zanchetta, attualmente domiciliato in Vaticano, accusato di abusi sessuali.
Il mandato è stato emesso dalla pm María Soledad Filtrín, della magistratura di Salta, in Argentina, dopo che il religioso non ha risposto alle ripetute telefonate e alle mail inviategli al fine di procedere alla notifica degli atti processuali e dopo la sua decisione di costituire il suo domicilio nello Stato del Vaticano.
Monsignor Zanchetta è accusato del reato di abuso sessuale semplice e continuato ai danni di due seminaristi, aggravato dal fatto di essere stato commesso da un ministro di culto.
I fatti, secondo l’accusa, risalgono a quando Zanchetta era vescovo di Orán, ruolo dal quale si era improvvisamente dimesso nel 2017 dopo non precisati “problemi di salute”.
Gustavo Zanchetta, che è considerato vicino a papa Francesco, era stato poi richiamato a Roma dal Pontefice, che ha autorizzato nel maggio di quest’anno l’apertura nei suoi confronti di un giudizio canonico.
Il caso Zanchetta è stato più volte utilizzato dai rivali di Bergoglio per attaccare il Papa argentino. Zanchetta, dal canto suo, si è sempre proclamato innocente.