Il premier maltese Joseph Muscat ha annunciato la sua intenzione di dimettersi a gennaio 2020, prendendo atto delle crescenti pressioni dell’opinione pubblica dopo l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. “È quello di cui ha bisogno il Paese in questo momento”, ha detto in un discorso televisivo il politico. Muscat ha spiegato che lascerà quando il partito laburista sceglierà un nuovo leader, in un processo che si avvierà il 12 gennaio 2020.
“Ho promesso giustizia nel caso di Daphne Caruana Galizia. Ho mantenuto la mia parola, abbiamo tre persone accusate del suo omicidio e anche la presunta mente incriminata”, le parole del premier che ha poi precisato di aver sempre preso “decisioni nell’interesse del bene comune”.
Poi una “rassicurazione”: “Nessuno è al di sopra della legge. Un giornalista è stato ucciso nel modo più crudele. Gli eventi degli ultimi giorni sono stati straordinari. La rabbia è giustificata e non può mai esserci giustificazione per questo crimine”. Infine una precisazione: “La violenza e il disordine con la scusa di una protesta non sono accettabili”.