Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha annunciato il primo maggio la convocazione di un’assemblea costituente del popolo per riscrivere la costituzione del paese. La decisione arriva dopo settimane di proteste contro il governo a causa della crisi economica e della decisione della corte suprema di esautorare il parlamento il 30 marzo.
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Nelle manifestazioni verificatesi in Venezuela dalla fine del mese di marzo sono morte almeno 30 persone.
“Non voglio la guerra civile”, ha detto Maduro durante un comizio a Caracas, mentre nella città continuavano gli scontri tra manifestanti e polizia. La creazione dell’assemblea costituente richiama alla memoria l’analoga decisione di Hugo Chavez nel 1999.
“Convoco il potere costituente per raggiungere la pace di cui ha bisogno la repubblica, sconfiggere il golpe fascista e permettere al popolo sovrano di imporre armonia e vero dialogo nazionale”, ha precisato il presidente.
L’assemblea sarà costituita da circa 500 membri, ma solo la metà verrà eletta, senza la partecipazione dei partiti politici. L’opposizione venezuelana con Julio Borges ha definito la decisione di Maduro come un tentativo di colpo di stato per imporre una dittatura nel paese.
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