Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato a Riad per una visita fuori programma giovedì 9 novembre 2017, per parlare con il principe ereditario Mohammed bin Salman dopo l’aumento delle tensioni tra Arabia Saudita e Iran sulla situazione in Libano e in Yemen.
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L’incontro tra Macron e Mohammed è stato il primo faccia a faccia tra i due leader, che hanno discusso soprattutto dello Yemen, dove è in corso una guerra civile tra il governo e i ribelli houthi supportati dall’Iran, e delle dimissioni del primo ministro del Libano, Saad Hariri, annunciate mentre lui si trovava in viaggio in Arabia Saudita.
All’indomani della visita, venerdì 10 novembre 2017, il ministro degli Esteri francese ha detto di ritenere che il primo ministro dimissionario del Libano, Saad Hariri, non si trovi ai domiciliari in Arabia Saudita e che non siano state poste particolari restrizioni ai suoi movimenti.
Macron, che si trovava in visita negli Emirati Arabi, aveva in precedenza rifiutato di parlare dell’ondata di arresti condotti in Arabia Saudita – ufficialmente dovuti a casi di corruzione – per ordine di un nuovo organismo presieduto da Mohammed bin Salman, che sta consolidando il suo potere nel paese in attesa di succedere al padre, re Salman.
Il capo dell’Eliseo aveva però definito “vitale” lavorare con il regno saudita per ottenere la stabilità della regione.
Secondo alcuni funzionari libanesi citati da Reuters, Hariri si trova agli arresti a Riad, dove le autorità saudite gli avrebbero ordinato di dimettersi lo scorso weekend prima di metterlo ai domiciliari.
L’Arabia Saudita ha respinto le accuse, ma Hariri non ha negato che i suoi movimenti sono stati sottoposte a restrizione.
La Francia ha forti legami con il Libano, sua ex colonia, e con Hariri, che ha vissuto in Francia. In una conferenza stampa a Dubai, Macron aveva confermato contatti informali con Hariri, ma che non c’era nessuna richiesta di trasferirlo in Francia.