Il presidente francese Emmanuel Macron risulta indagato, nell’ambito di un’indagine giudiziaria, con l’accusa di “favoritismo” e “finanziamento illecito della campagna elettorale” da parte della Procura finanziaria nazionale. A riportare la notizia, riprese poi da tutti i media d’oltralpe, il quotidiano francese Le Parisien. In base a quanto emerso, le indagini riguardano i legami tra il capo dell’Eliseo e la società di consulenza McKinsey.
La Procura nazionale finanziaria (Pnd) ha incaricato tre giudici istruttori affinché facciano luce sulle condizioni in cui sono stati assegnati alla società americana alcuni contratti pubblici per “importi colossali”: uno dei tre magistrati è Serge Tournaire, noto per aver già incriminato l’ex primo ministro François Fillon e l’ex presidente Nicolas Sarkozy.
Subito dopo la diffusione della notizia, la Pnf ha confermato l’esistenza di due fascicoli, uno per falsificazioni dei bilanci della campagna e l’altro per “favoritismo”, reato previsto dal codice penale francese, equivalente al reato di turbativa d’asta nel codice penale italiano.