Il premier macedone Zoran Zaev, socialdemocratico, si è dimesso oggi, venerdì 3 gennaio, per portare la Macedonia a elezioni anticipate il prossimo 12 aprile.
La decisione di Zaev si lega al rifiuto dell’Ue di fissare una data per l’aertura di negoziati di adesione con la Macedonia.
In base alla Costituzione del Paese, sarà adesso formato un governo tecnico con la partecipazione di tutti i partiti. Il Parlamento sarà sciolto il 12 febbraio.
La Macedonia doveva comunque votare a breve: poco meno di due milioni di nord-macedoni andranno alle urne il 12 aprile 2020 per scegliere i membri del nuovo Parlamento, in anticipo di sei mesi sulla scadenza naturale prevista per novembre.
Le elezioni anticipate erano state convocate proprio dal primo ministro dimissionario Zoran Zaev (leader dell’Unione social democratica della Macedonia, e capo del governo dal 2017), dopo che a ottobre il Consiglio europeo – a causa del veto opposto dalla Francia – ha deciso di rinviare l’inizio delle discussioni per l’ingresso del paese balcanico e dell’Albania nell’Ue.