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    Elezioni in Brasile, Lula si ritira: Haddad è il nuovo candidato del Partito dei lavoratori

    L'ex presidente attualmente in carcere ha dovuto fare un passo indietro dopo che la Corte suprema lo ha definito ineleggibile sulla base della legge "Ficha limpa"

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 12 Set. 2018 alle 07:32 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:26

    L’ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha rinunciato alla sua candidatura alle prossime elezioni che si terranno nel paese ad ottobre 2018, secondo quanto annunciato dal Partito dei lavoratori.

    Il suo posto sarà preso da Fernando Haddad, ex sindaco di San Paolo.

    La più alta corte elettorale del Brasile aveva stabilito due settimane prima che Lula non può candidarsi alle prossime elezioni sulla base della legge della “Ficha limpa”, la fedina penale pulita, per la quale è ineleggibile chi è stato condannato in seconda istanza per delitti di corruzione o contro l’amministrazione pubblica.

    Lula, attualmente in prigione, ha scritto una lettera ai suoi sostenitori che da mesi manifestano davanti al carcere in cui è detenuto per dar loro la notizia della sua rinuncia a correre nelle prossime elezioni.

    Inoltre, l’ex presidente ha nominato Fernando Haddad come nuovo candidato del Partito dei lavoratori.

    Fino al 10 settembre, la strategia del Partito era stata quella di mantenere il nome di Lula al centro della campagna elettorale il più a lungo possibile.

    L’ex presidente è stato però costretto a rinunciare alla sua candidatura pur essendo primo nei sondaggi: quasi il 40 per cento degli elettori infatti hanno dichiarato che avrebbero votato per lui.

    Gli avvocati di Lula avevano chiesto alla Corte suprema di prolungare il termine ultimo per la registrazione dei candidati alla presidenza a martedì 17 settembre per avere più tempo e delineare una strategia che permettesse a Lula di candidarsi.

    La Corte suprema tuttavia ha respinto la richiesta e il Partito è stato costretto a cambiare strategia.

    La campagna elettorale in Brasile si sta svolgendo in  un clima teso: il 7 settembre Jair Bolsonaro, il candidato di estrema destra in testa ai sondaggi per le presidenziali, è stato accoltellato mentre partecipava a una manifestazione elettorale a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais.

    Era portato in braccio dai suoi sostenitori per la strada quando è stato colpito da una coltellata sferratagli da un uomo che si era avvicinato a lui fra il pubblico presente. È stato operato d’urgenza e ora le sue condizioni sono stabili.

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