I pubblici ministeri di San Paolo hanno presentato nuove accuse contro l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva in un’indagine riciclaggio di denaro che si inserisce nel caso più ampio di corruzione della società petrolifera Petrobras per il quale l’ex presidente era già stato interrogato la settimana scorsa. Lula ha negato ogni coinvolgimento, dicendo che le accuse sono motivate politicamente.
Lula e la moglie, Marisa Leticia, devono riferire sulla presunta proprietà di un attico fronte mare nella località esclusiva di Guaruja. In tutto sono 16 le persone accusate di riciclaggio di denaro, tra cui il figlio di Lula.
L’avvocato di Lula, Cristiano Zanin Martins, ha detto che non è stato dato accesso ufficiale alle accuse contro l’ex presidente.
“Questa azione conferma la faziosità di tutto questo processo”, ha detto.
L’accusa sostiene che una delle più grandi imprese di costruzione del paese, Oas, he effettuato ingenti lavori di ristrutturazione nell’attico. Oas è stata accusata di aver pagato tangenti a politici e funzionari amministrativi alla Petrobras per garantirsi contratti e lavori.
Lula nega tutte le accuse e dice di non aver mai posseduto l’appartamento.
La sua detenzione ha destato critiche non solo da parte dei suoi sostenitori, ma anche da altri politici e giudici che hanno considerato l’arresto per l’interrogatorio un provvedimento non necessario.
I sostenitori di Lula dicono gli attacchi contro di lui sono finalizzati a infangare la sua reputazione, in previsione di una sua possibile ricandidatura nel 2018.
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