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    Rapito a 6 anni nel 1951, ritrova la sua famiglia per caso 73 anni dopo: l’incredibile storia di Luis Armando Albino

    Luis Armando Albino (ultimo a destra) insieme a suo fratello Roger
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 23 Set. 2024 alle 17:52

    Era stato rapito da bambino nel 1951 a Oakland, in California. Oltre settant’anni dopo è stato ritrovato dall’altra parte degli Stati Uniti grazie a un test del Dna online fatto “solo per divertimento”. Una storia incredibile, quella di Luis Armando Albino.

    Oggi quest’uomo di origini portoricane – padre e nonno di 79 anni – è un pompiere in pensione e un veterano dei marines che ha prestato servizio durante la guerra in Vietnam. Ma quella che ha vissuto è una vita diversa da quella a cui era destinato.

    Il 21 febbraio 1951, quando aveva solo 6 anni, Luis Alberto stava giocando in un parco con il suo fratello maggiore: una donna lo attirò promettendogli che gli avrebbe comprato delle caramelle. Invece lo rapì e lo portò con sé in aereo sulla costa orientale, dove lo affidò a una coppia che lo ha cresciuto come fosse suo figlio.

    A Oakland furono dispiegati nelle ricerche Polizia, militari e Guardia costiera. Per sette decenni – fino a pochi mesi fa – Albino risultava ancora disperso. Sua madre non ha mai perso la speranza che il figlio fosse ancora vivo, ma non è sopravvissuta abbastanza per poterlo riabbracciare.

    È stato quasi un caso se sua nipote Alida Alequin, che oggi ha 63 anni, lo ha ritrovato. Nel 2020 la donna fatto – “solo per divertimento” – un test del Dna online e ha scoperto una corrispondenza del 22% con un uomo che viveva sulla costa orientale degli Usa e che alla fine si rivelerà essere proprio suo zio. All’epoca, tuttavia, gli approfondimenti ulteriori non avevano portato a nulla.

    All’inizio di quest’anno Alida e le sue figlie hanno ricominciato a darsi da fare. Durante una visita alla biblioteca pubblica di Oakland, la donna ha consultato i vecchi articoli dei giornali locali che parlavano della scomparsa di Luis Armando e ha deciso di rivolgersi alla Polizia e all’Fbi, visto che l’indagine per rapimento risultava ancora aperta.

    Gli investigatori hanno chiesto i test del Dna all’uomo e a sua sorella, la madre di Alida. Il 20 giugno scorso gli agenti si sono recati a casa Alequin e hanno comunicato a madre e figlia che Albino era stato effettivamente ritrovato.

    Il 24 giugno, con l’assistenza dell’Fbi, Luis Armando è arrivato a Oakland insieme alla sua famiglia e ha incontrato la sorella e la nipote Alida. Il giorno dopo le due donne lo hanno accompagnato a Stanislaus, sempre in California, per fare visita a Roger, il fratello maggiore con cui Albino stava giocando il giorno del rapimento.

    “Si sono seduti e hanno semplicemente parlato”, ha raccontato Alida. A luglio Luis Armando è tornato in California per una visita di tre settimane. Ad agosto suo fratello Roger è morto.

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