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    La lotta quotidiana dei gay in Iran

    Dal 23 gennaio il sito Il grande colibrì pubblica la graphic novel Yousef e Farhad, ambientata in un paese in cui vige una dura repressione dell'omosessualità

    Di TPI
    Pubblicato il 1 Feb. 2016 alle 13:11 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:06

    A partire dal 23 gennaio 2016,
    per cinque sabati consecutivi, il sito interculturale LGBT Il grande colibrì sta pubblicando,
    in collaborazione con OutRight Action International, la graphic novel Yousef e
    Farhad
    , realizzata da Amir Soltani e Khalid Bendib.

    La storia racconta, con
    toni tra il realistico e l’onirico, il travagliato amore di due giovani
    omosessuali nell’Iran degli ayatollah, descrivendo i problemi sociali e
    familiari dei protagonisti.

    Nel romanzo a fumetti si descrivono i pregiudizi della
    società e il rifiuto da parte delle stesse famiglie dei protagonisti, in un paese in
    cui i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso sono illegali e duramente
    puniti dallo stato: gli omosessuali possono infatti essere condannati al
    carcere, a pene corporali o alla pena capitale.

    La graphic novel, realizzata per OutRight (ONG accreditata
    alle Nazioni Unite), ha ricevuto gli elogi di Shirin Ebadi, avvocatessa e
    pacifista iraniana premiata con il premio Nobel per la pace nel 2003, perché
    “ritrae il dolore di chi, tra noi, vede la propria esistenza rifiutata dai
    propri concittadini”. “Per un cambiamento positivo – ha aggiunto Ebadi – l’Iran
    dovrebbe aumentare la propria consapevolezza e costruire una cultura della
    diversità. Dobbiamo insegnare a noi stessi che gli altri possono essere diversi
    e che hanno il diritto di esserlo”.


    Amir Soltani e Khalid Bendib sono gli autori di Zahra’s
    Paradise – I figli perduti dell’Iran
    , graphic novel del 2011 divenuta
    inaspettatamente un best seller: pluripremiata e tradotta in 16 lingue (pubblicata in Italia da Rizzoli Lizard), è stata considerata da molti una svolta
    nel campo della comunicazione per i diritti umani.

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