Sadiq Khan, il candidato a mayor of London del partito laburista, figlio di immigrati pakistani, è il nuovo sindaco di Londra. Khan, quarantacinquenne avvocato per i diritti umani e deputato dal 2005, è il primo sindaco musulmano della capitale britannica.
Il candidato laburista ha staccato il suo rivale, il conservatore Zac Goldsmith, di quasi dieci punti percentuali, ottenendo il 44 per cento delle preferenze, contro il 35 per cento di Goldsmith.
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“Sadiq Khan conosce intimamente la vita multiforme di Londra”, aveva scritto il Guardian. È lui la scelta migliore come mayor of London, non importa la sua razza, religione o classe sociale.
Il padre di Khan era un immigrato pakistano che lavorava come autista di autobus, la madre faceva la sarta. Khan è cresciuto nelle case popolari, ha usato i mezzi pubblici, ha conosciuto cos’è la privazione e incarna perfettamente lo spirito dell’uomo che si è fatto da sé.
Il mayor of London è l’autorità elettiva che governa l’area metropolitana della Great London, la capitale britannica che conta oltre 8 milioni di abitanti. Il ruolo esiste solo dal 2000 ed è l’unico sindaco eletto direttamente dai cittadini in tutto il Regno Unito.
Nel 2000 il primo a ricoprire questo incarico, per due mandati, fu il laburista Ken Livingston, per poi passare il testimone, nel 2008 al conservatore Boris Johnson.
L’11 settembre del 2015 Khan aveva vinto le primarie del partito laburista nella corsa alla carica di sindaco. Tra i candidati minori anche Siân Berry dei Verdi, la liberaldemocratica Caroline Pidgeon e Peter Whittle dell’UKIP, il partito euroscettico di Nigel Farage.
Tra i punti della campagna elettorale di Khan vi era la questione degli affitti e di alloggi a prezzi accessibili, argomento su cui i londinesi sono molto sensibili vista la speculazione degli ultimi anni, la qualità dell’aria, l’espansione dell’aeroporto di Heathrow o il congelamento delle tariffe dei mezzi pubblici per aiutare coloro che hanno i salari più bassi.
Khan è un musulmano praticante, contro il quale il partito conservatore ha portato avanti una campagna diffamatoria in cui viene accusato di essere in rapporti con musulmani estremisti.