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    Elezioni Usa 2016 – LIVE

    Aggiornamenti, news, commenti e foto in tempo reale. La diretta di TPI sull'elezione del successore di Barack Obama alla Casa Bianca

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Nov. 2016 alle 06:31 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:27

    Si sono svolte martedì 8 novembre 2016, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America. Oltre 200 milioni di cittadini americani aventi diritto al voto erano chiamati a eleggere il loro 45esimo presidente dopo Barack Obama.

    Non si tratta di un’elezione diretta. I cittadini votano tramite una lista collegata a un candidato presidente, per eleggere i Grandi elettori che formano lo United States Electoral College. Sono i Grandi elettori, infine, a esprimere il proprio voto per uno dei candidati presidenziali.

    Tutti gli aggiornamenti in tempo reale

    – BREAKING: Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo una lunghissima notte elettorale, il candidato repubblicano ha superato la quota dei 270 Grandi elettori necessari per l’elezione alla Casa Bianca

    — LEGGI ANCHE: Cosa succede ora che Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti

    – Hillary Clinton ha chiamato Donald Trump riconoscendone la vittoria

    – Qui sotto una mappa di TPI mostra in quali stati americani hanno vinto, finora, Donald Trump e Hillary Clinton


    – La Pennsylvania è stata assegnata a Donald Trump.

    – A un passo dalla possibile vittoria del candidato repubblicano Donald Trump, sono già in molti coloro che stanno pensando a un possibile trasferimento in Canada. Così tanti da aver causato un’interruzione del sito d’immigrazione canadese.

    – Chi sta vincendo le elezioni negli Stati Uniti: Donald Trump è a un passo dalla vittoria, ma Hillary Clinton non è ancora del tutto condannata a perdere. Come stanno le cose? Un breve punto

    – I Repubblicani mantengono una solida maggioranza alla Camera.

    – Il Nevada è stato assegnato a Hillary Clinton.

    – Secondo Fox News il Wisconsin sarebbe stato assegnato a Donald Trump. Questo fa sì che sia molto probabile che sia lui il nuovo presidente degli Stati Uniti.

    – PUNTO alle 6.00 A.M.

    – Allo stato attuale, Donald Trump è in testa con 244 grandi elettori contro i 209 di Hillary Clinton.

    – Il candidato repubblicano è riuscito a imporsi negli stati considerati in bilico di Ohio, Florida e North Carolina e si sta imponendo anche in Kentucky, Tennessee, Alabama, Mississippi, Georgia, Louisiana, Texas, Iowa, Missouri, Nebraska, South Dakota, North Dakota, Kansas, Montana, Idaho, Wyoming e Utah. Hillary Clinton sta invece imponendosi in Vermont, Massachusetts, Connecticut, Rhode Island, New York, New Jersey, Virginia, Maryland, Delaware, Illinois, New Mexico, Colorado, California, Oregon, Washington, Hawaii e nel District of Columbia.

    – Trump per essere eletto doveva vincere in tutti gli stati in bilico e strappare alcuni stati tendenzialmente democratici a Hillary Clinton. Si tratta di una tornata elettorale più imprevista di quanto ci si potesse aspettare. 

    – Si può dire che Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti? Donald Trump ha vinto in Ohio, in North Carolina (dove i sondaggi vedevano la Clinton favorita) e seppur di poco, sta vincendo anche in Florida, ed è avanti in due stati storicamente democratici, Michigan e Wisconsin.

    – Qualora vincesse in questi due stati, per Clinton sarebbe molto difficile rovesciare la situazione e questo comporterebbe un serio problema politico. Due stati storicamente democratici cambierebbero colore.

    – Anche in Iowa, come da sondaggi, ha vinto Donald Trump

    – Donald Trump ha molte più possibilità di diventare il prossimo presidente degli stati uniti

    – Hillary Clinton ha vinto in Virginia

    – Donald Trump ha vinto in Georgia 

    – Donald Trump è leggermente in testa in New Hampshire

    – Nonostante la possibile vittoria di Trump, aleggia lo spettro del pareggio. Si potrebbe arrivare a una situazione di 269 pari, in caso, la decisione passerebbe al Congresso.

     L’attuale situazione dei Grandi elettori al momento: Trump 232 ; Clinton 209 

    – Due stati chiave ora come ora risultano essere Michigan e Wisconsin. La grande speranza per Trump a questo punto è quella di vincere la partita negli stati dei Laghi, soprattutto il Michigan e il Wisconsin, tradizionalmente vicini democratici, ma in cui Trump sta conducendo Hillary Clinton in una lotta serrata all’ultimo voto. Qualora la candidata democratica riuscisse a vincere in questi stati avrebbe possibilità di vittoria, ma diversamente vedrebbe la propria partita con tutta probabilità chiudersi qui.

    – Georgia assegnata a Donald Trump.

    – Iowa e Utah assegnati a Donald Trump.

    – Lo stato di Washington assegnato a Hillary Clinton.

    – La North Carolina assegnata a Donald Trump.

    – Oregon assegnato a Hillary Clinton.

    – Idaho assegnato a Donald Trump.

    – Le Hawaii assegnate a Hillary Clinton.

    – La California è stata assegnata a Hillary Clinton.

    – La Florida è stata assegnata a Donald Trump.

    – Dopo un avvincente testa a testa, la Virginia è stata assegnata a Hillary Clinton. Lo stato un tempo era una roccaforte repubblicana, ma dal 2008 viene vinta dai democratici. Il candidato vicepresidente democratico, Tim Kaine, è senatore di questo stato.

     NBC assegna il Colorado a Hillary Clinton. Si tratta della terza volta consecutiva che i democratici vincono in questo stato, in passato roccaforte repubblicana.

    – Il Missouri è stato assegnato al repubblicano Donald Trump. I democratici non vincono in questo stato dal 1996.

    – L’Ohio, stato in bilico per eccellenza, è stato assegnato a Donald Trump. Dal 1944 a oggi, solo in due occasioni chi ha vinto in questo stato non è stato eletto presidente.

    – Il New Mexico è stato assegnato alla candidata democratica Hillary Clinton. Si tratta dello stato con la più alta percentuale di popolazione di origine ispanica nel paese.

    – Barack Obama ha detto: “A prescindere dal risultato, l’America resterà la nazione più grande”.

    PUNTO 4:00 AM

    Donald Trump sta vivendo una serata al di sopra delle aspettative. Ma mancano ancora i risultati definitivi in numerosi stati chiave. In Florida, ad esempio, Trump sta andando oltre le aspettative nelle contee rurali e anche in alcune città quali Tampa e St Petersburg, zone altamente popolose.

    La Virginia secondo i sondaggi della vigilia doveva essere saldamente sotto il controllo di Hillary Clinton, ma a quanto pare sembra destinata a essere protagonista di un testa a testa con Trump in questo stato. Se invece guardiamo gli stati del Midwest, vediamo un notevole consenso per Donald Trump nella regione dei Laghi, in cui il candidato repubblicano sta ottenendo ottimi risultati in Wisconsin e Michigan.

    Non sappiamo se questi risultati gli permetteranno di raggiungere la vittoria in questi stati, ma sicuramente lo stanno rendendo più competitivo del previsto, grazie al consenso della popolazione bianca e appartenente alla classe operaia.

    Questo risultato potrebbe rendere più imprevisto l’esito del voto in stati quali il Nevada, che alla vigilia del voto erano assegnati tendenzialmente a Hillary Clinton. Rimane un’incognita anche il dato dello Utah, dove il candidato indipendente Evan McMullin può trasformarsi in un ostacolo per Donald Trump in uno stato tradizionalmente repubblicano.

    – Il Montana assegnato a Donald Trump.

    In questo momento Donald Trump sta conducendo con 137 grandi elettori contro 104 di Hillary Clinton. Ma mancano ancora numerosi stati determinanti.

    – Eric Trump, uno dei figli di Donald, ha twittato la foto del suo voto, andando contro la legge sulla segretezza del voto. Subito sotto questa foto, un’altra immagine dei sostenitori di Trump nella Trump tower.




    – NBC assegna a Trump Texas, Wyoming, North Dakota, South Dakota, Nebraska, Kansas e Louisiana. Per Clinton, invece, lo stato di New York.

    – La CNN rende noto che in Florida, North Carolina, New Hampshire, Ohio, Pennsylvania e Virginia è ancora presto per stabilire il vincitore. Si tratta di sei stati chiave per stabilire il vincitore nella corsa alla Casa Bianca.

    – Nel giorno in cui si è votato per il nuovo presidente degli Stati Uniti, in nove Stati si è votato anche per la legalizzazione della marijuana ad uso medico o ricreativo. I primi risultati arrivano da Florida ed Arkansas, dove sarà permesso l’utilizzo della cannabis a scopo medico. Grande attesa sul risultato del voto in California sull’utilizzo a uso ricreativo. Se la legalizzazione dovesse essere approvata, l’uso della la marijuana sarà comunque limitato come quello dell’alcool: vietato ai minori di 21 anni, proibito in gran parte degli spazi pubblici e fortemente tassato.

     “Se Hillary Clinton dovesse vincere, nominerà la sua cameriera filippina a capo della Cia”. Il tweet dell’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee.

    – L’Arkansas è stato assegnato a Donald Trump. Lo stato è tradizionalmente repubblicano, ma per diversi anni il suo governatore è stato Bill Clinton, e Hillary Clinton ne è stata first lady.

    – Secondo l’emittente statunitense NBC, la Camera dei Rappresentanti rimarrà sotto il controllo dei Repubblicani.

    – 02:30 AM – Assegnati a Hillary Clinton (finora): Washington DC, Vermont, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New Jersey, Delaware, Maryland, Illinois. Assegnati a Donald Trump (finora): West Virginia, Kentucky, Indiana, Tennessee, South Carolina, Alabama, Mississippi, Oklahoma.

    – Dopo l’87% dei voti scrutinati, in Florida i due candidati sono in perfetta parità: 48,5 a 48,5 per cento. Il vantaggio per Donald Trump è di appena 28 voti.

    2:20 AM  Oklahoma, Mississipi, Alabama e Tennessee assegnati a Donald Trump  —- Illinois, Maryland, Delaware, New Jersey, Connecticut, Massachusetts, Washington D.C. e Rhode Island assegnati a Hillary Clinton 

    – Il repubblicano Marco Rubio è stato riconfermato senatore della Florida. Durante l’anno era stato candidato alle primarie dei repubblicani, vincendo però solamente nel District of Columbia, in Minnesota e a Porto Rico. Dopo aver perso nel suo stato, la Florida, vinta da Trump, si era ritirato dalle primarie.

    – Stanno affluendo in massa all’Hilton Midtown Hotel di Manhattan gli invitati alla notte elettorale di Donald Trump. Una folla eterogenea, composta da gente di tutte le età, nella stragrande maggioranza bianchi: gente vestita in modo elegante, casual o qualche volta bizzarra, che si prodiga in selfie e dichiarazioni di fiducia nella vittoria del tycoon. Molti hanno spille, cappellini o kippah (il copricapo usato dagli ebrei osservanti) rossi con lo slogan ‘Make America great again’, o cravatte col tricolore Usa. C’è pure qualche indiano col turbante e qualche texano col cappello da cow boy. “Trump vincera’ e rendera’ l’America sicura, fermando immigrazione, terrorismo e fuga dei posti di lavoro”, assicura uno degli invitati. 

    – Indiana (11 Grandi elettori) – assegnato a Trump

    – Kentucky (8 Grandi elettori) – assegnato a Trump 

    – Vermont (3 Grandi elettori) – assegnato a Clinton 

    – West Virginia (5 Grandi elettori) – assegnata a Trump 

    – South Carolina (9 Grandi elettori) – assegnata a Trump 

    PUNTO 1:50 AM:

    Il candidato repubblicano Donald Trump si e’ aggiudicato, come previsto, Indiana e Kentucky, secondo le proiezioni della Cnn, oltre alla West Virginia. Alla democratica Hillary Clinton e’ andato invece il Vermont, lo stato del suo ex rivale alle primarie, Bernie Sanders.Nella corsa per raggiungere i 270 grandi elettori (su 538) necessari per aggiudicarsi la Casa Bianca, Trump risulta per il momento in vantaggio a quota 24 (11 dell’Indiana, 8 del Kentucky e 5 della West Virginia) mentre la Clinton e’ ferma ai 3 del Vermont.

    Un indicatore importante sara’ rappresentato dal verdetto della Georgia che assegna 16 grandi elettori e che propende tradizionalmente per il Grand Old Party, e dalla contesa Virginia, lo stato del candidato democratico alla vice presidenza, Tim Kaine, che porta in dote 13 grandi elettori.

    FLORIDA: HILLARY IN LEGGERO VANTAGGIO Nel decisivo stato della Florida, che assegna 29 grandi elettori, Hillary appare in leggero vantaggio, secondo le proiezioni della Cnn. E’ al 49,7%, inseguita da Trump con il 47,4%, con circa la meta’ dei voti scrutinati.

    SPARI DAVANTI AD UN SEGGIO IN CALIFORNIA Una sparatoria e’ avvenuta nei pressi di un seggio ad Azusa, nella contea di Los Angeles. La zona, secondo quanto riferiscono i media locali, e’ stata posta in lockdown, cioe’ isolata. Ci sono almeno 2 morti e 4 feriti, secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, mentre l’attentatore sarebbe fuggito.

    EX PRESIDENTE GEORGE W. BUSH E MOGLIE LAURA VOTANO SCHEDA BIANCA I Bush snobbano Trump. L’ex presidente repubblicano George W. Bush e la moglie Laura hanno votato scheda bianca, secondo quanto confermato da un portavoce. Anche Bush padre, George W. H., 41esimo presidente, aveva fatto sapere che non avrebbe votato per Trump, lasciando intendere di preferire, piuttosto, la democratica Hillary.

    – Affluenza record in Virginia, uno degli Stati dove i seggi si sono gia’ chiusi, all’una italiana: funzionari elettorali citati dall’emittente ‘Cnn’ hanno riferito di una partecipazione tra il 70 e l’80 per cento. A indicare una forte affluenza in Virginia era gia’ stato il voto anticipato: a esprimere la propria preferenza erano stati oltre 530 mila aventi diritto, circa il 19 per cento in piu’ rispetto alle elezioni del 2012.

    – West Virginia assegnata a Donald Trump.

    – La commissione elettorale della North Carolina ha prolungato l’apertura dei seggi delle elezioni presidenziali in otto distretti dello Stato, decisione che rappresenta una vittoria per i democratici. L’estensione è diversa per le contee e va da 20 a 60 minuti, ha riferito Cnn. La Durham County Board of Elections aveva richiesto un’estensione di 90 minuti a causa di problemi tecnici durante la giornata, che avevano costretto a passare dal voto elettronico a quello cartaceo. Il gruppo non profit Democracy North Carolina aveva presentato un’azione legale per ottenere l’estensione. L’apertura era già stata estesa per 30 minuti in un’altra piccola contea dello Stato, nella Columbus County.

    – Donald Trump ha preparato per stanotte sia un discorso per la sua eventuale vittoria sia un discorso di accettazione della sconfitta da parte di Hillary Clinton. Lo afferma una delle assistenti del tycoon, Omarosa Manigault.

    – “Ci serve un miracolo per vincere”. Lo afferma un consigliere di alto livello di Donald Trump citato dalla Cnn.

    – Un boato dei sostenitori di Hillary Clinton è esploso al Javits Center alla chiusura dei alcuni seggi nell’est degli Stati Uniti.

    – Anche Emily Ratajkowski al voto. L’attrice e modella californiana pubblica su twitter una foto che la ritrae con spilletta: ‘Ho votato’. Alle primarie Ratajkowski aveva sostenuto Bernie Sanders. In occasione delle presidenziali ha pubblicato una foto che la ritrae al fianco di Susan Sarandon (‘she’s the best’). La Sarandon ha fatto endorsment per la candidata dei Verdi Jill Stein.

    – Secondo gli exit poll, in Kentucky Donald Trump sarebbe in testa tra tutte le categorie della popolazione prese in esame. Trump è nettamente in testa tra gli uomini e i non laureati, ma gode di un ampio vantaggio anche tra le donne e le persone che hanno ottenuto un diploma universitario. Il Kentucky è uno stato storicamente repubblicano, in cui i democratici hanno vinto – in tempi recenti – solo con Carter nel 1976 e con Clinton nel 1992 e nel 1996: in entrambi i casi con candidati provenienti da stati del sud.

    – Rand Paul, repubblicano, confermato senatore del Kentucky.

    – Le prime proiezioni: Indiana e Kentucky assegnati a Donald Trump. Il Vermont assegnato alla Clinton. Ancora presto per decretare vincitore in Virginia e South Carolina. Al momento questi dati confermano le aspettative della vigilia. Fox News 

    – La Borsa di Tokyo avvia gli scambi in rialzo, quando ancora prevale la cautela tra gli investitori mentre iniziano ad arrivare i primi exit poll delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. L’indice Nikkei segna un rialzo dello 0,65% a quota 17.283.09, con una guadagno di 110 punti. Lo yen torna a indebolirsi, oscillando sopra quota 105 nei confronti del dollaro dopo essersi apprezzato nelle contrattazioni a Wall Street.

    – “Grazie Indiana per aver reso il nostro Stato il primo Stato a votare per Rendere l’America grande di nuovo!”. Lo ha scritto su Twitter il candidato alla vicepresidenza repubblicana, Mike Pence, governatore dell’Indiana.

    – L’Election Day spopola su Twitter. L’hashtag #Election2016 è stato usato per 25 milioni di tweet al mondo fra la mezzanotte e la sei del pomeriggio americane, ovvero fra le sei del mattino e la mezzanotte italiana.

    – La campagna di Hillary Clinton è fiduciosa di aver vinto in Virginia. Lo rende noto la Cnn citando fonti vicine alla candidata democratica.

    – La campagna della candidata democratica Hillary Clinton appoggia la richiesta di posticipare la chiusura dei seggi nella Carolina del Nord per i problemi tecnici registrati nella contea di Durham.

    – Benché in New Hampshire i seggi chiuderanno completamente alle 2 ora italiana, sia la Bbc che il Wall Street Journal in base alle prime proiezioni solo sul 1% delle schede scrutinate danno la democratica Hillary Clinton al 42% ed il rivale repubblicano Donald Trump al 52,5%. Il New Hampshire assegna 4 grandi elettori. Sono necessari almeno 270 grandi elettori (i delegati che formalmente eleggeranno il 19 dicembre il presidente Usa) su 538 per conquistare la Casa Bianca. Il New Hampshire nel 2012 votò per Barack Obama. 

    BREAKING: almeno due persone sono morte e altre quattro sono rimaste gravemente ferite in una sparatoria avvenuta nei pressi del seggio elettorale di Azusa, città nella contea di Los Angeles, in California. Aggressore in fuga, pesantemente armato. Qui l’articolo completo, in aggiornamento 

    – Si sono appena chiusi i seggi nei primi due stati. Sono Kentucky e Indiana, lo stato di Mike Pence. Elia Nigris da New York per TPI 

    – Il lavoro di Barack Obama è apprezzato dal 54% degli americani. Avrà aiutato Hillary Clinton a convincere gli indecisi? Scrive Elia Nigris da New York per TPI 

    – Hillary Clinton è considerata onesta e affidabile dal 38% degli elettori. Donald Trump dal 32%. Elia Nigris da New York per TPI 

    – DIRETTA LIVE FACEBOOK:  A che ora conosceremo il nome del nuovo Presidente degli USA? Quali sono gli stati in bilico e gli ultimi sondaggi? A pochi minuti dai primi risultati dell’#Election2016 siamo in diretta con Stefano Mentana per rispondere LIVE alle vostre domande

    – VIDEO: Bernie Sanders, senatore del Vermont, in un video dichiara “Spero che sconfiggeremo Trump malamente”.


    – George W. Bush e Laura Bush hanno lasciato in bianco la loro scheda delle elezioni presidenziali USA

    – Tra meno di un’ora chiuderanno i primi seggi delle elezioni presidenziali USA. Ma come funzionano, chi sono i Grandi Elettori e che succede se nessuno raggiunge la fatidica “quota 270”

    (Qui sotto nella foto: una torta di Donald Trump alla Trump Tower) 

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    Donald Trump e Hillary Clinton sono i candidati dei due partiti maggiori, quello repubblicano e quello democratico. Clinton è in testa nella maggior parte dei sondaggi elettorali

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    Lo United States Electoral College è formato da 538 elettori e per essere eletti presidenti bisogna conquistare almeno 270 voti, ovvero la maggioranza assoluta. Il candidato che ottiene il maggior numero di voti in uno stato ha diritto a tutti i Grandi Elettori di quello stato. 

    Ma non tutti gli stati federati hanno lo stesso peso politico: la California, per esempio, ha una popolazione 10 volte più grande di quella del Connecticut, e per questo il numero dei Grandi Elettori di uno stato è proporzionale alla sua popolazione. 

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    I seggi si chiuderanno prima negli stati della East cost (i primi saranno Virginia, Georgia Vermont, South Carolina, Kentucky e Indiana alle 7 pm, ovvero l’una di notte del 9 novembre ora italiana). Seguiranno Ohio, North Carolina, West Virginia, Florida e New Hampshire. A seguire tutti gli altri. Gli ultimi a chiudere i seggi saranno California, Hawaii, Idaho, Oregon, Washington e infine Alaska. 

    Tutti gli aggiornamenti in tempo reale: 

    – Il candidato repubblicano Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania e dalla figlia Ivanka, si è recato a votare intorno alle 11 presso la scuola pubblica di 59 di Manhattan, a New York. Per strada, è stato raggiunto tanto da acclamazioni che da fischi.

    (qui sotto Donald e Melania Trump votano. Credit: Carlo Allegri)

    – La candidata democratica Hillary Clinton e il marito Bill si sono recati alle urne nella prima mattinata. Hanno votato nella scuola elementare Douglas Grafflin di Chappaqua, nello stato di New York.

    (qui sotto Hillary Clinton dentro la cabina elettorale. Credit: Brian Snyder)

    – A Dixville Notch, un piccolo centro nel New Hampshire a metà strada tra il Maine e il confine canadese, Hillary Clinton ha già vinto. Il paese è infatti autorizzato con una legge speciale ad aprile le urne in anticipo e precisamente alla mezzanotte, ora locale. I cittadini votanti sono stati soltanto otto: quattro voti per Hillary Clinton, due per Donald Trump, uno per l’outsider Gary Johnson, il candidato del Partito libertario, e un voto a sorpresa per il repubblicano Mitt Romney, sconfitto da Obama alle elezioni del 2012.

    – Sempre nel New Hampshire, altri due comuni autorizzati alle votazioni anticipate hanno concluso le operazioni di voto. A Millsfield si è registrata una vittoria per Trump, che ha ottenuto 16 voti in suo favore contro i quattro di Clinton. Qui un elettore ha scritto il nome di Bernie Sanders, risultato sconfitto alle primarie democratiche. A Hart’s Location, Clinton ha invece superato Trump con 17 voti contro 14; Johnson ha ottenuto tre voti e Sanders altri due. Complessivamente, tra Dixville Notch, Millsfield e Hart, Trump risulta in vantaggio di sette voti su Clinton (32 contro 25).

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