Da quando la Lituania ha adottato l’euro a gennaio del 2015, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati significativamente, in alcuni casi sono addirittura triplicati.
La scintilla della rabbia è scoccata quando una signora si è trovata a pagare 3,49 euro per un cavolfiore. La donna ha condiviso su Facebook lo scontrino dell’acquisto, diventato immediatamente virale.
Fare la spesa è ormai talmente costoso che, indignati, i lituani hanno deciso di boicottare i supermercati per tre giorni, la settimana scorsa. Infatti, i produttori sostengono che sono i negozi a gonfiare i prezzi dei prodotti.
Il governo non ha saputo dare una spiegazione all’impennata dei prezzi degli alimentari, ma ha negato che l’introduzione dell’euro abbia avuto un ruolo.
L’esorbitante prezzo dei cavolfiori sarebbe dovuto piuttosto a un picco della domanda a livello globale, secondo quanto commentato dall’economista capo di Swedbank, il principale istituto di credito in Svezia e nei paesi baltici.
Staremo a vedere se la “rivoluzione del cavolfiore” aiuterà i lituani a fare una spesa più economica. Nel frattempo, molti vanno a fare la spesa in Polonia dove, grazie all’Iva tra il 5 e il 3 per cento (in Lituania l’Iva è al 21 per cento), i prezzi sono notevolmente più bassi.
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