L’inviato della Bbc in Corea del Nord e il suo team sono stati espulsi dal paese dopo essere stati fermati e interrogati per otto ore dalle autorità a causa dei loro reportage.
Il giornalista televisivo Rupert Wingfield-Hayes, il suo produttore e il cameraman sono stati bloccati dalle autorità all’aeroporto di Pyogngyang venerdì 6 maggio mentre si stavano imbarcando su un aereo diretto a Pechino.
I tre erano gli inviati dell’emittente televisiva inglese per seguire il Congresso del partito dei lavoratori. Le autorità nordcoreane sarebbero rimaste irritate dai loro reportage sulla vita nella capitale Pyongyang.
In una conferenza stampa lunedì 9 maggio un portavoce del regime di Kim Jong-un ha dichiarato che i reportage di Wingfield-Hayes “erano molto critici nei confronti del sistema”.
“Siamo molto amareggiati che il nostro giornalista e il suo team, invitati in Corea del Nord per seguire il Congresso del partito dei lavoratori siano stati espulsi dal paese perché il governo è rimasto offeso dal materiale girato”, ha commentato la Bbc in una nota.
Il Congresso del partito comunista dei lavoratori è il primo in quasi quaranta anni: l’ultimo si tenne nel 1980. Kim Jong-un con il congresso ha intenzione di consolidare la sua posizione di leader incontrastato, dettare la linea politica di prossimi anni e continuare a sfidare la comunità internazionale.
Secondo gli osservatori internazionali, Kim confermerà la strategia del padre sul doppio binario dello sviluppo economico e dei programmi nucleari e balistici. Al termine del Congresso sarà eletto il nuovo comitato centrale, il Politburo, l’organo decisionale centrale del partito, dopo le purghe degli ultimi mesi.
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