Secondo le principali compagnie aeree low cost d’Europa, EasyJet
e Ryanair, il loro successo e la possibilità di offrire voli a prezzi molto più
bassi rispetto al passato è stato in gran parte dovuto all’Unione Europea, che circa
vent’anni fa diede vita a un’area di volo unica per tutto il territorio UE.
Ora che la Brexit ha segnato l’uscita del Regno Unito dall’Unione,
però, le compagnie in questione (di base in Irlanda e a Londra) potrebbe dover
sottostare alla rinegoziazione degli accordi che hanno fatto la loro fortuna, con
possibili aumenti delle tariffe in vista per bilanciare le nuove spese.
Il fondatore di EasyJet Sir Stelios Haji-Ioannou aveva già
in passato avvertito che la Brexit avrebbe potuto portare conseguenze negative:
“È
molto probabile che un ambiente più restrittivo nel campo dell’aviazione significherebbe
un minor numero di voli dal Regno Unito verso l’Europa, e quindi meno
concorrenza tra le compagnie aeree. Il che a sua volta significherebbe tariffe
aeree più alte”.
Dopo i risultati del 23 giugno, però, il Chief Executive di
EasyJet Carolyn McCall ha dichiarato che rimane fiduciosa nel fatto che l’UE
non comprometta la capacità della compagnia di continuare a crescere nel suo
business.
Anche l’amministratore delegato di RyanAir Michael O’Leary
ha fatto sapere, durante una conferenza stampa precedente al voto in cui
invitava a scegliere il “Remain”, che “Se vince il ‘Leave’, queste saranno
le ultime tariffe scontate di cui il Regno Unito potrà godere per molto tempo”.