Il 4 giugno le autorità libiche hanno trovato i corpi di sette persone, morte per asfissia, e altri 28 superstiti, comprese cinque donne, in un camion a Garabulli, città ad est di Tripoli, da cui i trafficanti fanno partire i barconi per l’Italia.
I sopravvissuti hanno dichiarato che il mezzo su cui viaggiavano è stato abbandonato dall’autista dopo che alcuni uomini armati hanno cominciato a sparare contro le gomme del veicolo.
Gli officiali di polizia hanno dato seguito a una telefonata che denunciava la presenza di immigrati africani all’interno di un camion. Gli immigrati appena liberati sono poi stati condotti in un centro di detenzione.
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