Libia, il Governo accusa la Francia: “Prepara offensiva su Tripoli con Haftar”
Francia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti starebbero potenziando le forze fedeli al maresciallo Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica impegnato dall’inizio dello scorso aprile ad assediare Tripoli, dove ha sede il Governo di Accordo Nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite e guidato da Fayez al-Serraj. Secondo l’emittente araba al-Jazeera, il Supremo Consiglio di Stato ha accusato i tre paesi di “preparare” con le forze del generale Haftar una nuova offensiva militare sulla capitale.
“Seguiamo con grande preoccupazione le notizie di intelligence ricevute, secondo cui c’è l’assoluta evidenza che precisi paesi sostengono le milizie di Haftar con armi e persone. E sono Francia, Emirati Arabi Uniti ed Egitto, che si stanno organizzando per attaccare la capitale Tripoli usando l’aviazione e armi sofisticate”, si legge nel comunicato diffuso sulla pagina facebook del Csl.
Una tesi, quella dell’intervento militare, confermata anche dall’attivista politico Mohamed Fouad. Secondo il portale locale Libyan Express, l’attivista ha affermato che un non meglio specificato “paese occidentale” avrebbe informato Serraj che Francia, Egitto ed Emirati Arabi useranno massicce forze aeree per aiutare le forze di Haftar a entrare a Tripoli.
La ricostruzione della guerra in Libia
Il 3 aprile 2019, giorno in cui in Libia era arrivato il segretario generale delle Nazioni Unite, l’Esercito nazionale libico guidato dal maresciallo Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, ha annunciato l’inizio di un’offensiva contro Tripoli, sede del governo riconosciuto dalle Nazioni Unite guidato da Fayez al-Serraj, rivale dell’amministrazione nell’est del paese sostenuta da Haftar oltre che dall’Egitto e dagli Emirati Arabi Uniti.
Le forze della Libia orientale sono ora bloccate in combattimenti a sud della capitale, dopo una rapida avanzata iniziale.
Nelle ultime settimane, l’aviazione dell’Esercito Nazionale Libico (ENL), guidato da Haftar, ha ripreso i propri interventi contro le posizioni delle forze governative a Gharyan, una città strategica persa in precedenza proprio da Haftar, a sud di Tripoli, moltiplicato gli attacchi aerei, soprattutto di notte, per permettere un’avanzata alle forze terrestri.
Secondo l’ufficio in Libia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a cento giorni dall’inizio degli scontri nei pressi di Tripoli almeno 1.093 persone, tra cui 106 civili, sono stati uccisi e 5.752, tra cui 294 civili, sono rimasti feriti nella capitale libica.
Secondo l’Unhcr, a Tripoli ci sono almeno 120mila sfollati.