Un gruppo di terroristi, tra cui un attentatore suicida, ha colpito gli uffici centrali della commissione elettorale della Libia a Tripoli nella mattinata di mercoledì 2 maggio, dando fuoco all’edificio.
Secondo quanto riporta l’emittente al-Arabya, ci sono delle vittime.
Sono almeno 14 le persone che sono rimaste uccise e altre 7 sono state ferite, secondo quando riportato dal ministero della Salute.
Sarebbero quattro gli uomini armati che hanno attaccato questa mattina l’edificio, situato nel distretto di Ghal Shaal.
Secondo il funzionario delle forze di sicurezza, Mohamad al-Damja, gli aggressori “hanno sparato alle guardie prima di sparare alle persone presenti sulla scena”.
Almeno due assalitori si sono fatti esplodere all’arrivo delle forze di sicurezza, scatenando un incendio che è divampato nell’intero edificio, rimasto gravemente danneggiato.
In un comunicato, il Governo di Accordo Nazionale libico ha denunciato l’accaduto come un “attacco terroristico”.
“Un kamikaze si è fatto esplodere all’interno della commissione e gli altri hanno incendiato una parte dell’edificio”, ha detto il portavoce Khaled Omar.
“Noi (lo staff) siamo fuori dall’edificio adesso mentre la polizia si sta occupando dei soccorsi”.
La televisione araba Al Jazira riporta che l’attentato è stato rivendicato dall’Isis.
Le immagini pubblicate sui social media hanno mostrato un denso fumo nero che fluttuava dal sito dell’attacco, nella zona ovest di Tripoli.
La commissione elettorale stava effettuando le operazioni di registrazione degli elettori in vista delle nuove elezioni, che dovrebbero tenersi entro la fine dell’anno.
Il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, ha dichiarato in merito all’attentato: “Esprimiamo la più ferma condanna contro il vile attentato terroristico che ha colpito questa mattina a Tripoli l’Alta Commissione nazionale per le elezioni in Libia”.
“Ribadiamo il nostro forte sostegno alle istituzioni libiche in questa difficile prova. Non vi è posto per il terrorismo in Libia e i responsabili devono essere al più presto identificati e portati di fronte alla giustizia”, ha aggiunto Alfano.
Qui le prime immagini:
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