Il presidente della Liberia, George Weah, ha invitato i leader di tutti i settori economici, sociali e produttivi del suo Paese a riunirsi per discutere di alternative riguardo alla situazione economica.
“Rinnovo l’invito ai rappresentanti di partiti politici, di gruppi della società civile, di quelli religiosi, degli studenti e della comunità economica a una tavola rotonda per permettere loro di mostrarmi le loro alternative e i loro suggerimenti per l’economia”, ha dichiarato Weah durante un discorso radiofonico alla nazione.
Il presidente ha ricordato che “lo scorso anno, quando sono diventato presidente, abbiamo ereditato un’economia distrutta” e che ora che “gli sforzi per aggiustarla sono ancora in corso, affrontiamo momenti di sfida”.
Weah ha poi commentato la manifestazione di protesta del 7 giugno scorso e ha voluto assicurare i cittadini che il suo governo tutelerà i diritti e la libertà di tutti.
“Permettetemi di assicurarvi che, sotto la mia guida, questo governo continuerà a proteggere i diritti e le libertà fondamentali di tutti i liberiani, indipendentemente dalla loro appartenenza politica, tribù e religione”, ha dichiarato Weah. “Nei giorni scorsi la nostra democrazia è stata messa alla prova e ha dimostrato di essere matura, resiliente e forte. Alcuni cittadini hanno esercitato il loro diritto costituzionale di riunirsi per fare richieste al governo, e li lodo per il modo pacifico e ordinato con cui l’hanno fatto”, ha detto il presidente.
In Liberia si sono svolte proteste a causa del malcontento dovuto ad alcuni scandali, uno dei quali legato alla sparizione misteriosa di oltre 15 miliardi di dollari liberiani (104 milioni di dollari) appena stampati.