Rinnegata dai genitori perché lesbica. Emily Scheck, 19 anni, è stata cacciata di casa dalla madre dopo che questa ha trovato una foto in cui la figlia era ritratta insieme alla fidanzata Justyna. La donna ha messo la 19enne di Webster, nello stato di New York, di fronte a una scelta drammatica: lasciare la scuola che frequentava per “farsi curare” oppure andarsene di casa.
Emily, però, ha ritenuto intollerabili le richieste della madre e così ha scelto di continuare ad andare a scuola. La donna non ci ha pensato due volte e ha fatto fare le valigie alla figlia. A salvare la 19enne, però, è stata la solidarietà delle persone che si sono imbattute nella sua storia.
“La famiglia non è sempre qualcosa che hai, ma qualcosa che trovi”: così Emily Scheck ha espresso gratitudine per le tante donazioni a suo favore ricevute. E infatti, una volta fuori casa, la 19enne non si è ritrovata sola, ma anzi per lei si è attivata una vera e propria rete di solidarietà.
I suoi amici hanno lanciato per lei una campagna su GoFundMe e le donazioni hanno decisamente superato le aspettative. Sono stati raccolti per Emily oltre 100mila dollari, quando il budget era stato fissato a cinquemila. Le donazioni sono state talmente tante che la giovane ha deciso di chiedere alla gente di smettere di donare.
“Grazie a tutti quelli che hanno mostrato amore e supporto in questo momento difficile. Non mi sarei mai aspettata tutto questo. Ho deciso di smettere di accettare le donazioni online perché quello che è stato dato è più di quanto ci si sarebbe potuti aspettare”, ha scritto la 19enne.
“Ora so che la famiglia non è sempre quella che hai, ma qualcosa che trovi. L’amore è amore”, ha aggiunto ancora Emily.
Una vera e propria rivincita quella della ragazza che fa intuire quanto sia importante sostenere chi, nella comunità LGBTQ, sia in difficoltà e soprattutto come si riesca a superare tutto. Anche una situazione grave come quella in cui si trova Emily, abbandonata dalla famiglia che avrebbe dovuto sostenerla.
La madre della 19enne, invece, non è stata accanto alla figlia in questo momento delicato, trasformandolo in un vero e proprio incubo. “Tu mi fai schifo”, le avrebbe detto, senza pietà, arrivando addirittura a vietarle di contattare altri altri membri della famiglia.
È stato anche lo sport ad aiutare la giovane: “All’inizio è stato decisamente difficile. Sono stata fortunata nel trovarmi nella squadra di atletica perché l’allenatore mi ha garantito i pasti per qualche settimana, poi ho dovuto contare sulla mia fidanzata”.
Ma tutta questa sDi recente, i genitori hanno fatto dietrofront. Il padre Timothy Scheck ha dichiarato al giornale The Buffalo News: “Noi accettiamo Emily per quello che è. Abbiamo solo fatto un po’ di pressione su di lei perché tornasse a casa e parlasse con noi della questione, ma questo non significa che volessimo sottoporla a una terapia. Noi la amiamo”.
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