Leopoldo Lopez Venezuela – Il 30 aprile 2019 il leader dell’opposizione Juan Guaidò ha lanciato “l’operazione Libertà” contro il governo del presidente Maduro, invitando la popolazione a scendere in piazza e i militari a “scegliere il lato giusto della storia”.
Nel video registrato da Guaidò nella base aerea La Carlota, nella capitale Caracas, oltre ad alcuni militari armati è presente anche un volto noto dell’opposizione venezuelana: Leopoldo Lopez.
Coordinatore nazionale del partito Voluntad Popular, è stato condannato a 14 anni di carcere dopo le rivolte del 2014 nella capitale Caracas.
Il 12 febbraio 2014 migliaia di venezuelani scesero in strada contro il governo di Nicolas Maduro, la scarsità di beni di prima necessità e la violazione dei diritti nel paese latinoamericano.
Nelle proteste persero la vita 43 persone e quando la situazione tornò alla normalità il governo Maduro accusò Lopez di aver cercato di rovesciare il presidente e di aver organizzato le manifestazioni.
Il leader di Voluntad Popular, il 28 febbraio, decise di consegnarsi alle forze dell’ordine venezuelano e fu condannato a 14 anni di carcere – tramutati in seguito in arresti domiciliari.
Nonostante l’accesso limitato con il mondo esterno, Lopez ha continuato a dirigere il partito anche dai domiciliari, anche se ufficialmente a guidare Voluntad Popular è Juan Guaidò.
È stato proprio lui, nuovo leader dell’opposizione, a mettere fine agli arresti di Lopez grazie all’intervento dei militari, definendo il capo di Voluntad Popular “un detenuto politico”.