Il leader del sedicente Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, avrebbe lasciato la gestione dei combattimenti sul campo a Mosul, in Iraq, ai suoi comandanti. A riferirlo sono gli ufficiali statunitensi e iracheni secondo i quali al-Baghdadi avrebbe trovato rifugio nel deserto.
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Non è possibile stabilire con certezza dove si trovi in realtà il “califfo”, ma le fonti dell’intelligence americana e irachena hanno registrato un’assenza di comunicazione da parte del gruppo dirigenziale dell’Isis. La progressiva perdita di controllo sul territorio di Mosul fa quindi pensare che abbia lasciato la città più popolosa che l’Isis sia mai riuscito a conquistare.
È difficile seguire le tracce di al-Baghdadi, che non usa mezzi di comunicazione e si sposta molte volte nel corso della giornata. Dalle indagini condotte, pare che il leader dell’Isis preferisca nascondersi tra i civili, in ambiente familiare, piuttosto che rimanere tra i combattenti.
L’ultimo messaggio registrato di al-Baghdadi risale a novembre 2016 quando è cominciata la battaglia a Mosul. Il califfo aveva invitato i suoi seguaci a combattere gli infedeli e far scorrere il loro sangue in fiumi.
Più della metà dei seimila jihadisti lasciati a difendere la città sono stati uccisi, secondo quanto riporta Hisham al-Hashimi. I capi militari statunitensi sono ottimisti e ritengono che la riconquista completa di Mosul sia vicina.
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