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    Le proteste in Spagna

    I cittadini spagnoli in piazza contro le politiche di austerity del governo conservatore di Mariano Rajoy

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 25 Feb. 2013 alle 07:15 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:14

    Le proteste in Spagna

    Sabato scorso la Spagna è stata ‘inondata’ da una marea di cittadini (‘Marea Ciudadana’ è il nome del collettivo che riunisce circa 300 organizzazioni) che hanno protestato contro la corruzione e i tagli del governo conservatore di Mariano Rajoy.

    La polizia a Madrid ha arrestato 45 persone, tra cui nove adolescenti, mentre sono stati riportati 40 feriti lievi, tra cui 12 agenti di polizia. I manifestanti nella capitale sono stati decine di migliaia, a fronte di un dispiegamento di polizia di oltre 1.600 agenti.

    In tutta la Spagna si sono svolte oltre 80 manifestazioni per unire le voci della società civile che chiedono il primato dei diritti sociali sui privilegi delle élites economiche e maggiori tutele.

    La data del 23 febbraio è stata scelta come ricorrenza del tentato golpe militare del 1981 quando l’intervento della Corona fu decisivo per evitare il successo dei militari.

    Le misure di adeguamento economico dettate dal Fondo monetario internazionale (Fmi), eseguite dal governo di Rajoy, hanno condannato la Spagna a chiudere il 2012 con il più alto tasso di disoccupazione della sua storia: quasi sei milioni di persone sono senza lavoro.

    Nel Paese ci sono stati ampi tagli nel settore dei servizi di Stato, una riforma del lavoro che facilita i licenziamenti e la privatizzazione dei centri sanitari.

    Il Partito Popolare (Pp) ora al potere è stato anche recentemente investito da uno scandalo di corruzione, che coinvolge lo stesso Rajoy e altre figure di spicco.

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