In Turchia è entrata in vigore una controversa legge che permette a esponenti religiosi di celebrare e registrare matrimoni. La legge è stata approvata nel mese di ottobre nonostante la forte contrarietà dei partiti di opposizione.
La legge autorizza i mufti, esponenti religiosi autorizzati dal governo, a celebrare e registrare matrimoni, compiti che in precedenza erano riservati a funzionari delle municipalità locali.
Secondo i critici la misura viola i principi secolari del codice civile turco e potrebbe compromettere i diritti delle donne.
Il presidente Erdogan durante il dibattito parlamentare aveva dichiarato che la legge sarebbe passata “piaccia o meno”.
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